Operaio ucciso a Isca sullo Ionio, indagini alla Dda
Sarà la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ad occuparsi delle indagini relative all'omicidio di Francesco Muccari, operaio di 37 anni, ucciso ieri mattina a Isca sullo Ionio Superiore (Catanzaro) a colpi di fucile e pistola. Come e' accaduto una settimana fa per il delitto di Domenico Chiefari, di 67 anni, il boscaiolo ucciso l'11 marzo mattina a Guardavalle a copi di arma da fuoco, anche nel caso di Muccari gli investigatori ritengono di poter inquadrare il fatto di sangue nel contesto della criminalita' locale.
Il lavoro degli inquirenti adesso sara' diretto a ricostruire le dinamiche che negli ultimi anni hanno portato a diverse uccisioni, tutte avvenute nel Soveratese. Ed in particolare quelle di Pietro Chiefari, 53enne di Torre di Ruggiero ucciso a colpi d'arma da fuoco a Davoli Marina il 16 gennaio scorso; Vincenzo Varano, operaio 52enne ex sorvegliato speciale ucciso sul lungomare di Isca Marina il 4 luglio 2009; il nipote di quest'ultimo, Luciano Bonelli, 30 anni di Isca sullo Jonio, ucciso a fucilate il 24 luglio 2009 a Sant'Andrea Marina; nonche' Vito Tolone, 51 anni di Vallefiorita, ucciso a febbraio del 2008.
Quasi tutti (tranne il solo Varano) questi morti ammazzati erano stati coinvolti nell'indagine "Mythos", diretta contro presunti affiliati al clan Gallace-Novella di Guardavalle, dominante nel Soveratese, e, considerato che ai loro omicidi si aggiunge anche quello di Carmelo Novella, 58enne ucciso in un agguato mafioso nel luglio 2008 a San Vittore Olona, e ritenuto assieme a Vincenzo Gallace a capo della cosca di Guardavalle, e' altamente probabile che la lunga scia di sangue possa essere collegata proprio a vicende relative al clan.
La situazione, una volta di piu' dopo questo ennesimo brutale assassinio, desta particolare apprensione ed allarme negli investigatori, il cui principale obiettivo e' capire se la mattanza debba addebitarsi ad una frattura interna al medesimo gruppo criminale, oppure ad uno scontro fra diversi clan.