Sciopero tir: Coldiretti regala latte, agrumi e verdura a bisognosi
Domani 26 gennaio 2011 gli agricoltori della Coldiretti di Calabria regaleranno ai pensionati e alle famiglie, oggi più che mai in difficoltà, il latte, la frutta e la verdura bloccata a causa dello sciopero dei Tir nei campi e nei magazzini mentre gli scaffali sono vuoti ed i prezzi alti. L’iniziativa si svolgerà a partire da Lametia Terme presso lo spaccio aziendale dell’azienda agricola Arcuri Antonio dalle ore 10:00 in via Pietro Mancini dove si distribuiranno finocchi e verdure.
Anche a Cosenza in Piazza 11 settembre e in Piazza Matteotti verranno regalati a pensionati e famiglie confezioni di latte fresco e clementine e arance. A Reggio Calabria, presso il Convento San Francesco, via Sbarre centrali, verranno consegnate arance e clementine alla mensa per i poveri. “Gli agricoltori italiani perdono 50 milioni al giorno per l’impossibilità di commercializzare il proprio prodotto mentre per i consumatori è sempre più difficile fare la spesa con gli approvvigionamenti che scarseggiano ed i prezzi che aumentano”, afferma il presidente regionale Pietro Molinaro. L’obiettivo della Coldiretti è denunciare le perdite subite dagli agricoltori a causa del blocco della circolazione ma anche quello di combattere le speculazioni che si stanno verificando al dettaglio, dove si rileva un rincaro anomalo dei prezzi.
Infatti, lo sciopero dei tir in Calabria mette a rischio poco meno di un milione di chili di prodotti alimentari deperibili al giorno, tra frutta, verdura, latte, ecc. E’ l’analisi della Coldiretti regionale sugli effetti del blocco dei trasporti sul nostro territorio, sulla base dei dati Istat relativi alla circolazione delle merci sulle strade regionali. Un problema che inizia a farsi sentire, soprattutto per quelle imprese agricole che producono ortaggi o latte e che rischiano di vederli andare a male se il blocco dovesse proseguire ancora. Un danno economico rilevante in un momento già difficile per il settore. Gli imprenditori agricoli, - sostiene il direttore regionale Coldiretti Francesco Cosentini - risultano così tre volte penalizzati, a causa dell'aumento del costo del carburante, del blocco della produzione e/o della commercializzazione dei prodotti e perché dovrebbero assumersi anche il costo dello smaltimento. Ma il danno è anche per i consumatori, con gli scaffali dei negozi di generi alimentari che potrebbero svuotarsi delle merci deperibili.