Collettivo “Cartella”: solidarietà con gli arresti No Tav
"Stamane, alle prime luci dell'alba, con una serie di arresti su tutto il territorio nazionale si è fatta risentire la mano repressiva dello stato, fedele servitrice dei potentati economici e finanziari. - Comunica una nota stampa del collettivo "Angelina Cartella" - Ancora una volta, con le peggiori accuse, si vuole colpire chi lotta in difesa dei territori e dei beni comuni, per i diritti di tutti e non di pochi, per costruire un mondo migliore rifiutando nettamente il modello che banche e multinazionali ci vorrebbero imporre. Si cerca di colpire non chi è “violento”, ma chi non è disposto ad accettare compromessi, chi non si vende per un tozzo di pane: un’incompatibilità, un’opposizione netta alle lobbies e ai loro piani di sfruttamento del territorio di cui il popolo No Tav è esempio quotidiano e riconosciuto.
Un esempio che non piace certamente ai vari governi che si sono succeduti negli anni, e soprattutto all’attuale, quello delle banche. Quello stesso governo che da una parte dice di definanziare il progetto Ponte, dall’altra lancia nel decreto legge sulle liberalizzazioni i "project bonds", rinviando così solo nel tempo l’utilizzo di denaro pubblico per questa grande truffa. Sì, perché per le banche - quelle che realmente dettano la linea politica - il Ponte, la Tav, le grandi opere sono fondamentali per i loro progetti e per il loro benessere, non certo per il benessere della popolazione. E chi si oppone deve scomparire! - Conclude la nota - Dall’altra parte dello stivale, con la consapevolezza di combattere la stessa battaglia, la nostra solidarietà a tutto il popolo NoTav , a tutte le realtà che hanno subito perquisizioni e naturalmente a tutti i compagni coinvolti nell’operazione."