Catanzaro, Mancuso: il centro regionale di neurogenetica tra le eccellenze europee
Il direttore generale dell’Asp di Catanzaro Dott. Prof. Gerardo Mancuso ha espresso le più vive e sentite congratulazioni per il prestigioso riconoscimento europeo ottenuto dall’Associazione Regionale di Neurogenetica che da oltre venti anni opera a Lamezia Terme nella ricerca e nell’assistenza della malattia di Alzheimer, in stretta collaborazione e sinergia con il Centro regionale di Neurogenetica dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro diretto dalla dottoressa Amalia Bruni. L’Associazione ha infatti ottenuto il terzo posto sui 10 vincitori del premio messo in palio dal Network of European Foundations, un network europeo che ha funzione di piattaforma operativa per lo sviluppo di progetti e iniziative filantropiche realizzate in tutti i paesi dell’Unione. La giuria internazionale ha premiato l’Associazione di Neurogenetica, presieduta da Michela Cimmino, per il progetto “Casa Alzal”, struttura coordinata da Teresa Dattilo che da dieci anni è presente a Lamezia Terme accogliendo familiari e ammalati di Alzheimer. Progetto scelto tra gli 81 presentati da tutti i paesi europei. “La dottoressa Amalia Bruni rappresenta un’eccellenza della sanità calabrese – ha sottolineato Mancuso – da sempre ha investito nella ricerca e nell’assistenza ai pazienti affetti da demenza; e si è sempre distinta per la sua attività scientifica anche a livello internazionale. Molte delle iniziative che ha realizzato sono merito suo e della sua equipe, tuttavia c’è da dire che questa direzione generale ha molto investito per consentire alle eccellenze di lavorare nella piena tranquillità. Non solo abbiamo ristrutturato un reparto che oggi è nuovo e molto più accogliente, ma abbiamo dato al Centro Regionale di Neurogenetica una sistemazione logistica più adeguata, all’interno dell’ospedale, che consente di esprimere al meglio le capacità professionali oltre che offrire un servizio migliore ai cittadini. Non solo, ma come direzione abbiamo affidato alla dottoressa Bruni il compito di riorganizzare e coordinare la rete delle demenze sul territorio provinciale, non solo dal punto di vista diagnostico ma anche assistenziale. Non è escluso quindi che questa esperienza di Casa Alzal possa essere riproposta dall’Asp in altre aree della provincia di Catanzaro. Da sempre siamo affianco della dottoressa Amalia Bruni e siamo sicuri che otterrà altri riconoscimenti così da portare in alto la bandiera dei calabresi e anche della ricerca sulla malattia d’Alzheimer”.