La delegazione Fai Catanzaro a Soriano Calabro
Nuova interessante iniziativa culturale del FAI – Fondo Ambiente Italiano - di Catanzaro, la cui Delegazione, guidata da Carmen Audino, ha visitato, nella giornata di Domenica 5 Febbraio, il centro storico di Soriano Calabro, ridente paesino incastonato nelle Serre vibonesi, a 268 metri sul livello del mare, di circa 2.780 abitanti. Soriano confina con i comuni di Gerocarne, Pizzoni e Stefanaconi. Il freddo gelido dei giorni scorsi ed il paventato rischio neve non ha fermato la folta delegazione che come al solito si è ritrovata di buon mattino per partire alla volta di Soriano.
Il gruppo catanzarese è stato accolto nella cittadina vibonese dal Sindaco Francesco Paolo Bartone e dal suo vice, Vincenzo Bellissimo.
Le origini del paese si legano alla fondazione del Convento dei Padri Domenicani, avvenuta nel 1510. Distrutto dal terremoto del 1659, il complesso conventuale venne ricostruito in forme monumentali dal domenicano bolognese Padre Bonaventura Presti. In età barocca questo convento diventerà uno dei più importanti conventi domenicani in Europa, oltre che un santuario molto frequentato nell’Italia meridionale.
Ma il terremoto del 1783 lo rase al suolo. La scossa dell’undicesimo grado della scala Mercalli, con epicentro tra Polistena, Soriano e Borgia, in un’area vastissima oggi compresa tra le province di Reggio, Vibo e Catanzaro, fu determinante. Il convento potè essere ricostruito, più modestamente, soltanto ad inizio’800 in un’area dell’antico edificio. A ricostruire la storia del convento ci ha pensato Mario Panarello, architetto e storico dell’arte, che ha offerto alla delegazione FAI un’innumerevole serie di note e dettagli su cui riflettere. Il vecchio ex convento è formato da cinque chiostri, la chiesa era lunga quattro campate ed aveva sei cappelle laterali. L’intero complesso è stato oggetto di un restauro conservativo nel secondo dopoguerra.
Il gruppo si è poi trasferito nel vicinissimo MuMar, Museo civico dei marmi, allestito recentemente dal Comune di Soriano con sculture di grande pregio provenienti dal convento dei Padri Domenicani distrutto dal terremoto. Lo stesso Panarello ha definito il MuMar un luogo centrale e di riferimento per l’intero sistema dei musei calabresi, per l’incredibile numero di opere raccolte e per la testimonianza che offre della storia calabrese. Concetti ribaditi dal Direttore del Museo, Marilia Ciconte, che ha accolto con grande entusiasmo i graditi ospiti.
Il santuario di San Domenico, principale luogo di culto del paese, è stato costruito nel 1838 sul sito dell’omonimo convento seicentesco. Nell’attiguo ex – convento dei padri domenicani ha sede il Municipio di Soriano ed una raccolta di reperti dell’antico edificio. Accompagnata dal Sindaco Bartone e dal Vicesindaco Bellissimo, la Delegazione FAI ha visitato la sala del consiglio comunale e le stanze interne, da dove è possibile scorgere un panorama suggestivo di tutto il centro storico, oltre che i resti dell’ex convento domenicano. I due amministratori si sono detti fieri e felici della visita ed hanno ribadito il proprio impegno fattivo per lo sviluppo e la crescita della comunità sorianese, dopo anni politicamente bui, che hanno visto, tra l’altro, lo scioglimento del civico consesso per infiltrazioni mafiose.
Esattamente difronte al Comune, sorge la Biblioteca Calabrese, fondata e diretta da Nicola Provenzano, che comprende un patrimonio librario dedicato esclusivamente alla Calabria ed ai calabresi di oltre 30.000 titoli.
“Una giornata davvero intensa” l’ha definita il Capo Delegazione FAI Catanzaro, Carmen Audino: “Oggi eravamo in tanti per questa iniziativa che segue quella di qualche settimana fa nel centro storico di Cosenza. Credo che il nostro gruppo sia partito con la giusta motivazione, accompagnato dal vero spirito del FAI, ovvero quello di conoscere, capire, difendere, tutelare e valorizzare le nostre realtà calabresi. Vedo in tutti noi uno spirito unitario che mi infonde tanta fiducia. Siamo stati anche impavidi e graziati dal tempo, sicuramente clemente a dispetto delle previsioni tutt’altro che incoraggianti. Grazie alla nostra guida molto competente, Mario Panarello, ed al Sindaco Bartone, per un’accoglienza davvero unica. L’appuntamento è per la nostra prossima iniziativa, in programma Domenica 11 Marzo quando andremo alla scoperta del centro storico di Badolato”.