Cariati. Discarica di Scala Coeli, Montesanto (Api): preferire il confronto
Per la discarica nel territorio di Scala Coeli, “no al metodo del muro contro muro già praticato in occasione della vicenda Ospedale, ma preferire la discussione nel merito ed intavolate, se ancora possibile, un confronto con la Società Bieco Srl che ha realizzato, su terreni acquistati da privati, l’opera provvista di autorizzazioni. Con un obiettivo, capire quali sono effettivamente i codici autorizzativi dei rifiuti speciali non pericolosi pretrattati che saranno ricoverati in discarica”.
E’ quanto ha ribadito, a nome dell’API, il rappresentante del partito nella Giunta del Comune di Cariati (Cosenza) guidata da Filippo Sero, il vicesindaco Leonardo Montesanto, intervenendo in occasione dell’ultimo consiglio comunale di giovedì 16 febbraio scorso e dedicato, come ultimo punto all’ordine del giorno, anche a questa questione territoriale.
Montesanto ha invitato a riflettere “sull’esito delle recenti aspre battaglie consumatesi per la vicenda Ospedale, quasi sempre sfociate - ha detto - in risultati certamente non attesi e purtroppo non positivi”.
“Se - ha continuato il vicesindaco - dovessero emergere delle violazioni, di qualsiasi tipo, è doveroso che se ne occupino le Procure e che chi ha sbagliato paghi. Ciò detto, allo stato attuale, parrebbe che, dal punto di vista procedurale, la Bieco Srl abbia tutte le carte in regola. La segnalata occupazione di particelle, non previste nel progetto, così come dice lo stesso oggetto della recente sospensiva regionale, riguarda lavori relativi al piazzale. Non siamo – ha precisato – né di fronte ad una revoca dell’autorizzazione né della variante proposta dalla Società”.
“Purtroppo – ha continuato Montesanto – un punto così importante, almeno per il consiglio comunale di Cariati che se ne sta occupando, fa registrare una scarsa partecipazione da parte delle comunità del territorio, attesa anche la poca presenza di pubblico e interessati a questa assise”.
Il vicesindaco ha, quindi, parlato di “necessità di un cambio di atteggiamento rispetto alla vicenda, intavolando laddove possibile un confronto con la Bieca, per entrare direttamente nel merito dei codici autorizzativi dei rifiuti che saranno ricoverati in discarica”.
“Non condivido poi – è andato avanti Montesanto – l’equazione discariche autorizzate con ecomafie. Queste ultime preferiscono semmai altre strade, diverse da quelle del controllo statale che, nelle discariche come quella già realizzata nel territorio di Scala Coeli, è regolarmente esercitato dall’Arpacal. Le ecomafie, le discariche le fanno semmai abusive, purtroppo in cave o in mare o altrove, comunque lontane dai controlli legali. Sfuggendo, insomma, ad ogni logica di tornaconto personale o politico – ha concluso Montesanto – ritengo che in alcuni momenti, come questi, serva mettere da parte il muro contro muro a tutti i costi e privilegiare, sempre nel rispetto della legalità, il confronto, ragionato e motivato”.