Italia Nostra a Trenitalia per il recupero e la fruizione delle linee ferroviarie joniche
"Mentre le linee ferroviarie, in particolare quelle del versante jonico, dalla fine dell’800 (1865) in poi hanno dato un contributo fondamentale all’Unità d’Italia collegando anche le aree più sperdute della Calabria, ai nostri giorni la scarsa utilizzazione di tali reti, così vistosamente e colpevolmente arretrate, sta dividendo l’Italia in due, ancora di più dopo la soppressione dei collegamenti diretti al nord. - Comunica una nota stampa di Teresa Liguori, consigliere nazionale Italia Nostra e presidente sezione di Crotone - Le conseguenze di questo isolamento da infrastrutture ha fortemente penalizzato l’economia, rallentando gli scambi commerciali e la mobilità del territorio provinciale. Mentre il traffico passeggeri diminuisce sempre più, rendendo le linee ferrate poco produttive dal punto di vista economico, Trenitalia e le istituzioni responsabili ad ogni livello non hanno inteso adottare delle contromisure per rendere il servizio ferroviario competitivo e non più in perdita.
Sembra che il fato (o piuttosto una disattenzione costante da parte delle autorità responsabili) si accanisca contro le linee ferroviarie joniche, fino a 20 anni fa motore propulsivo dell’economia del territorio crotonese e non solo. Eppure, a livello europeo e nazionale si nota un’inversione di tendenza: nei giorni scorsi un quotidiano ha dedicato tre pagine ai viaggi in ferrovia, titolando “torna un piacere antico” riferendosi al treno “mon amour”.
Si percepisce un certo ritorno al fascino del viaggio lento, che consente di osservare il paesaggio, di leggere, di dialogare. Merito anche della felice intuizione di Co.Mo.Do. (Confederazione mobilità dolce) che ha istituito la “Giornata delle Ferrovie Dimenticate”, giunta quest’anno alla quinta edizione, coinvolgendo tante associazioni, tra cui Italia Nostra, in numerose manifestazioni ed eventi.
La sezione crotonese ha deciso di dedicare la Giornata 2012 ad una visita culturale in uno dei luoghi in cui lo scrittore inglese George Gissing, autore del diario di viaggio “Sulle Rive dello Jonio” (By the Jonian Sea), è transitato in treno nel lontano novembre 1897. Partendo da Crotone in treno (se Trenitalia darà la disponibilità di un mezzo) il gruppo organizzato di Italia Nostra percorrerà a ritroso l’itinerario di Gissing, viaggiatore del Grand Tour, cultore della Magna Grecia. A memoria del suo passaggio, sarà apposta una targa di marmo nella stazione di Sibari. - Continua la nota - Il gruppo proseguirà sempre in treno per Trebisacce, per un convegno-dibattito su “Proposte concrete per il potenziamento ed una migliore fruizione della linea ferroviaria jonica da Taranto a Reggio Calabria”.
La motivazione che ha spinto Italia Nostra, pur tra tante difficoltà burocratiche, di organizzare un viaggio culturale in treno, è la convinzione che le linee ferrate siano effettivamente pagine aperte di storia, cultura, avventura, rispetto dell’ambiente; pagine da leggere con attenzione, stimoli interessanti da cogliere. Incentivare l’utilizzo del treno per un turismo culturale di qualità, non superficiale né consumista, comporta indubbi vantaggi sia per la riduzione del volume di traffico su gomma e, sopra tutto, per la prevenzione attiva degli incidenti stradali, che coinvolgono spesso giovani vite. Tenendo ben presenti le attuali pessime condizioni della strada statale jonica, la famigerata SS106. - Conclude Liguori - Devono essere garantiti, ovviamente, alcuni fattori: sicurezza dei viaggiatori, ospitalità in vagoni puliti ed in orari compatibili con le visite guidate. A queste condizioni, sarebbe davvero conveniente fruire del patrimonio ferroviario, bene comune, risorsa da valorizzare, capitale sociale da tramandare alle generazioni future e da non disperdere, per non dimenticare il duro lavoro di quanti hanno operato nelle ferrovie e di quanti vi hanno perso la vita."