Comune Crotone: Spanò, percorsi intrapresi senza risultati

Crotone Politica

Attraverso un comunicato stampa, Cesare Spanò, Capo Gruppo del Consiglio Comunale di Crotone della Lista Scopelliti Presidente, sottolinea come alcuni percorsi intrapresi dal Comune non sono hanno ottenuto risultati.

“La continua e costante interruzione di percorsi intrapresi, per seguirne di nuovi senza che comunque si riesca a conseguire alcun risultato, è una peculiarità che evidenzia il disorientamento di una classe politica chiusa in sé stessa, incapace di trovare soluzioni – ha affermato Spanò.

La Zona Franca Urbana è forse uno dei casi più interessanti: nata con grandi aspettative è stata abbandonata alle prime difficoltà, senza il minimo tentativo di individuare alternative per non lasciar tramontare l’idea.

Crotone, continua Spanò, era tra le 22 città destinatarie di fondi per la creazione di ZFU, dove lo sviluppo di un’area ben delimitata veniva favorito da meccanismi di esenzione fiscale e contributiva. L’importo delle agevolazioni, pari a quasi 2,5 milioni di euro per anno, non era certamente imponente, ma utile per dare impulso alla nostra stagnante economia. Del resto bisogna riconoscere che il progetto della ZFU Crotone è stato frutto di un team di lavoro, da me coordinato con soddisfazione, che ha mostrato un buon livello di collaborazione tra istituzioni e associazioni di categoria. Non per nulla, prosegue Spanò, è si è classificato al primo posto nella graduatoria regionale. L’intero disegno si è arenato per l’assenza dei decreti attuativi che il governo non ha ritenuto di emanare, sebbene il 29 ottobre 2009 nel corso di una cerimonia ufficiale il ministro per lo sviluppo economico convocò i sindaci per la firma dei contratti.

Da componenti della maggioranza abbiamo assistito ai soliti e sterili attacchi verso il governo, ma alle lagnanze non è seguita alcuna proposta. Eppure, con l’ultima legge di stabilità (Legge n. 183/2011), in via sperimentale le ZFU sono state integralmente sostituite dalle cosiddette Zone a Burocrazia Zero (ZBZ) estese a tutta l’Italia: per le imprese costituite dopo il 1° gennaio 2012 sono previsti una serie di vantaggi consistenti in procedure amministrative snelle e veloci. I procedimenti amministrativi necessari per l’autorizzazione ad aprire una nuova attività saranno infatti gestiti da un ufficio locale del governo, istituito presso la prefettura, e i provvedimenti saranno necessariamente adottati entro trenta giorni. L’assenza di provvedimenti, sostiene Spanò, comporterà il “silenzio-assenso” e l’imprenditore potrà automaticamente avviare l’attività.

Ma non è tutto: sul fronte fiscale, ove la zona a burocrazia zero coincida con una delle zone franche urbane previste dalla delibera CIPE dell’8 maggio 2009 n. 14 (ed è il caso di Crotone), le risorse finanziarie per queste ultime sono utilizzate dal sindaco per la concessione di contributi diretti alle nuove iniziative produttive avviate nelle zone a burocrazia zero.

Pare evidente che non sia proprio il caso di continuare a perdere fondi, tra l’altro vanno spesi entro il 31.12.2013. Mi aspetto che gli assessori al bilancio ed alla attività produttive si mettano immediatamente in moto per avviare l’iter, piuttosto che dedicarsi a fantasiose raccolte punti per gli scontrini fiscali o al patrocinio gratuito di iniziative. Un consiglio: se proprio non si ha idea di come fare basta uno squillo al comune di Lecce, i nostri dirimpettai si sono già attivati …

Auspico, dichiara il Capo Gruppo del Consiglio Comunale di Crotone della Lista Scopelliti Presidente, che si abbia il buon senso di coinvolgere sia i consiglieri che le associazioni di categoria, evitando il ripetersi di percorsi sviluppati tra pochi intimi come accaduto con il progetto per il mercato ittico, di cui non si è avuta traccia se non dopo la partecipazione al bando. Non vi è stata in merito alcuna discussione nelle commissioni consiliari, altrimenti si sarebbe evitata l’elaborazione di un progetto di importo risibile e collocato in un’area in attesa della definizione del piano regolatore portuale. Forse la fretta è stata dettata dalla esigenza di ricompensare qualche fedele consulente. Rammento bene che nel progetto della Zona Franca Urbana di Crotone ho premuto affinché fosse previsto che le eventuali ulteriori esigenze di risorse sarebbero state rimpinguate attingendo alle royalties, dedicate proprio allo sviluppo locale e non certo un bancomat per tutte le occasioni. Una scelta strategicamente valida ieri come oggi, che darebbe alla città un ritorno più concreto rispetto ai continui investimenti in scatole vuote, utili soltanto per vandali e cani randagi. Partendo dunque dal progetto ZFU elaborato quattro anni fa e restringendo l’azione a settori di maggiore rilevanza, si potrebbero innescare seri processi di crescita.

Caro Peppino, conclude Spanò, mi conosci bene e sai quanto io tenga alla nostra città. Sono come sempre ben disposto, viste le tue difficoltà, a dare il mio contributo come componente della 2^ commissione affinché questo progetto possa essere condotto a termine in tempo, dando così un segno tangibile alle richieste che provengono dal mondo delle imprese.

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