Dia di Torino confisca 10 milioni di euro alla ‘ndrangheta
Un patrimonio per un valore di dieci milioni di euro a un clan della ‘ndrangheta che riciclava i proventi del narco-traffico in investimenti immobiliari e nella gestione di importanti appalti pubblici è stato confiscato dalla Direzione investigativa antimafia di Torino. Tra i beni confiscati dalla D.I.A. – informa una nota - figurano ville, abitazioni, aziende agricole e terreni edificabili ubicati in Piemonte, Lombardia e Calabria.
h 13:06 | La vicenda processuale ha seguito un doppio iter: quello penale e quello del procedimento di sequestro preventivo dei beni, chiesto e ottenuto dalla Dia sulla base delle risultanze investigative e confermato dalla decisione in primo grado del tribunale di Torino che ha disposto la confisca di tutti i beni degli indagati e anche beni di loro famigliari e di diverse società a loro riferibili in Piemonte, Lombardia e in Calabria, compresi quelli intestati a Ediltava Srl. Tra i beni, spicca la villa di Legnano di Cosimo Barranca, capo della "locale" di Milano, considerato uno dei vertici della 'ndrangheta lombarda, arrestato a luglio 2010. Nel 2011 sono state 25 le proposte di sequestro preventivo, quasi raddoppiate rispetto alle 14 del 2010 e, secondo gli investigatori, sono destinate a crescere. "L'input e' quello di dare impulso a questo tipo di attivita' - ha detto il dirigente della Dia Sergio Molino - che e' quella che veramente infastidisce e mina il potere delle cosche".