Eni. Oliverio (PD), lacrime di coccodrillo quelle della vice presidente Stasi
Riceviamo e pubblichiamo comunicato dell'onorevole del Pd Nicodemo Oliverio sul caso Eni a Crotone:
“Appaiono proprio come lacrime di coccodrillo, quelle versate dalla vice presidente della regione Calabria e dai rappresentanti regionali del territorio crotonese”, così il capogruppo alla Camera in Commissione Agricoltura, Nicodemo Oliverio. “Dopo la sentenza del Tribunale di Milano che, pur avendo rigettato la domanda della Regione Calabria per il riconoscimento dei danni ambientali causati dall’Eni, ha riconosciuto al Ministero dell’Ambiente la somma di 56 milioni di euro quale risarcimento per i suddetti danni ambientali, appare oltre modo singolare la richiesta dei rappresentati regionali di chiedere – afferma Oliverio - col cappello in mano al Ministro competente di occuparsi della questione legata alla bonifica del Sito di interesse nazionale (SIN), proprio all’indomani di una sentenza che ai più appariva annunciata”.
“Occorre ricordare, infatti, che gli stessi rappresentanti istituzionali che oggi pretendono un riconoscimento dal Ministero, - ha proseguito Oliverio - sono gli stessi che non molto tempo fa, con l’allora Governo Berlusconi-Bossi, avevano avallato la conversione del decreto n. 209 del dicembre 2008, determinando esplicitamente l’esclusione degli enti locali, ai diversi livelli, dalla possibilità di richiedere il risarcimento del danno ambientale”. “Il Partito Democratico nazionale, regionale e provinciale aveva invece contrastato l’approvazione del decreto chiedendo esplicitamente il coinvolgimento degli enti locali, come avevano fatto del resto il Sindaco della città, Peppino Vallone, e l’allora vice sindaco, Arturo Crugliano Pantisano.
L’approvazione del decreto cosiddetto “SalvaEni” ha evidenziato, infatti, la volontà del precedente Governo di tutelare gli interessi del colosso a sei zampe più che quelli dei territori e quindi dei singoli cittadini, che sono stati le vere vittime dei danni causati da un’industrializzazione selvaggia durata per ben settant’anni”. “Non è questo il modo di fare politica concepito dalle vere forze democratiche, - ha concluso il Capogruppo in Commissione Agricoltura - quelle che nelle loro azioni sanno mettere al primo posto l’interesse generale, e che, allo stato attuale, chiedono con forza e convintamente di voltare pagina e di promuovere tutte le iniziative possibili affinché venga stipulato un accordo di programma che coinvolga direttamente gli enti locali e prioritariamente il Comune di Crotone nelle questioni che riguardano direttamente i cittadini”.
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