Roma: Calabresi nel mondo, “Non è un paese per donne”
“Non è un paese per donne”, questo è il titolo dell’incontro organizzato dall’Associazione Internazionale Calabresi nel Mondo - aderente all’U.N.A.I.E. in collaborazione con la Fondazione Marisa Bellisario che si terrà oggi alle ore 18.30 a Roma in Via Ostiense, 95 presso il Caffè Letterario.
La manifestazione che vedrà i saluti di Carla Di Veroli, Assessora del Municipio XI di Roma Capitale, di Domenico Naccari, consigliere di Roma Capitale e Presidente della Fondazione C.R.E. e di Franco Narducci, Vicepresidente Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati e Presidente U.N.A.I.E. e sarà moderata da Marco Piccaluga, giornalista di Sky Tg 24.
Nel corso della serata l’attrice calabrese Elena Fonga leggerà alcuni brani del libro di AA. VV. “Non è un paese per donne” Mondatori editore, interverranno: Gennaro Maria Amoruso, Presidente dell’Associazione Internazionale Calabresi nel Mondo; Manuela Iatì, co-autrice del libro “Non è un paese per donne” e giornalista di Sky Tg 24; Buci Sopelsa, pittrice e co-autrice del libro “Non è un paese per donne”; Pina Perri imprenditrice e responsabile della Fondazione Marisa Belisario Calabria; Rossana Scaricabarozzi la responsabile del programma diritti delle donne per Action Aid. Nutrita la presenza del mondo associativo con Loredana Cruciani, Stefania Schipani e Giusy Volucello per l’Associazione Internazionale Calabresi nel Mondo; Luisa Capicotto per Ladies’ Circle Roma e Marika Rossetti per il Movimento Forense.
La scelta della data dell’8 marzo non è casuale – dichiara Gennaro Maria Amoruso, Presidente dell’Associazione Internazionale Calabresi nel Mondo- infatti questo giorno deve essere inteso non come una ricorrenza da celebrare ma come un momento di riflessione e di approfondimento sulla società italiana e nello specifico sul ruolo della donna e sul suo contributo al sistema Paese.
Come esponenti attivi della società civile ci sentiamo in dovere di porre la nostra attenzione su ciò che accade nella società in cui viviamo, è importante stimolare il cambiamento di molte tradizioni culturali che hanno negato alle donne di raggiungere posizioni importanti nei diversi campi.
In tempo di difficoltà economiche e di forti tensioni - conclude Amoruso - la sfida da vincere è quella della coesione sociale, perché solo lasciando da parte sterili contrapposizioni di genere, uomini e donne , insieme possono essere il motore per una uscita rapida dalla crisi.