Cutro, il sindaco Migale su dissesto idrogeologico
La visita del sottosegretario alla Protezione Civile della Regione Calabria, Franco Torchia, sui luoghi devastati dall’ ultima alluvione del 22/23 Febbraio 2012, non ha prodotto nessun effetto concreto e anzi, rispetto alla richiesta di dichiarazione dello stato di calamità della Giunta Provinciale, ha fatto un passo indietro. - Comunica una nota stampa del sindaco Migale - Il sottosegretario ha invitato gli amministratori del Crotonese a non richiedere lo stato di calamità in quanto penalizzerebbe economicamente i cittadini della Calabria che andrebbero a pagare il costo della calamità con ulteriori accise previste dalla finanziaria. Come se la calamità fosse un fatto soggettivo e non un evento eccezionale che mette in ginocchio un territorio e le popolazioni verso cui occorre un impegno straordinario per dare risposte di governo concrete ai problemi del dissesto idrogeologico, eliminare i pericoli per l’incolumità pubblica e tutelare la sicurezza e la vita stessa dei cittadini.
L’unica cosa chiara che ha detto è che non ci sono soldi e quelli che ci sono servono per pagare i dipendenti e le altre spese di funzionamento degli uffici, come se la Regione esistesse solo per questo e non per svolgere le competenze che ad essa sono attribuite dalle leggi. Non si è fatto nemmeno lo sforzo di ragionare con i comuni interessati per verificare le eventuali possibilità di intervento che potrebbero esserci, quantomeno per evitare danni irreparabili a persone e cose, fissando delle priorità e assumendo responsabilità. Il Comune di Cutro con delibera n. 33 del 24 Febbraio ha richiesto alla Regione Calabria il riconoscimento dello stato di calamità determinato dalle straordinarie condizioni meteorologiche a cui è necessario fare fronte con interventi straordinari e di somma urgenza, considerata la gravità del dissesto idrogeologico. Alla delibera è allegata la relazione tecnica di stima dei danni con relativa documentazione fotografica. L’entità degli interventi è stimata in 181.720 euro per le somme urgenze e 5.686.370 euro per gli interventi strutturali per la messa in sicurezza del territorio, per un importo complessivo di 5.868.090 euro. E’ stata già consegnata a S.E. il Prefetto di Crotone ed è stata inviata al Presidente della Provincia di Crotone, al Presidente della Giunta Regionale della Calabria e al Presidente del Consiglio dei Ministri. - Conclude il sindaco - I quartieri maggiormente danneggiati sono: Rione Casale e Santo Stefano interessati da frane che mettono a rischio di crollo diverse abitazioni e fabbricati; Rione Canalicchio dove insiste il dissesto dell’intero costone anche qui mettendo a rischio le abitazioni; Rione Unrra-Casas interessata da allagamenti diffusi che hanno invaso le abitazioni; la strada comunale Cutro-Papanice che ha subito smottamenti in diverse parti causando il restringimento della carreggiata; zona industriale con allagamenti e smottamenti; danneggiamento della rete fognaria; Frazioni di Steccato e San Leonardo dove occorrono interventi sui corsi d’acqua presenti su questi territori. Per la viabilità di competenza della Provincia, abbiamo già messo in evidenza la precarietà della provinciale 63, transitata dai cittadini di 7 comuni, è a rischio di crollo, così come la Cutro-Rosito-Le Castella. Bisogna fare presto, prima che sia troppo tardi!