Si conclude con successo il festival del dialetto di Calabria
Si è conclusa con un meeting nazionale dal titolo “I Dialetti e le lingue minoritarie di Calabria, tra senso di appartenenza e territorio", la seconda edizione del Festival del Dialetto. Un’intera giornata dedicata all’analisi dello stato attuale dei Dialetti e delle Lingue minoritarie regionali ospitata nella Sala Convegni di San Girolamo e seguita da un interessato pubblico, proveniente da tutta la regione, nonché da una rappresentanza di studenti delle scuole della città del Pollino. L’evento, che s’inserisce meritatamente tra le kermesse culturali più accreditate per la promozione e la tutela del patrimonio linguistico regionale, è stato promosso dal Centro d’Arte e Cultura 26, diretto dall’antropologa Maria Zanoni, con il patrocinio del Ministero Beni e Attività Culturali – Soprintendenza BSAE Calabria, della Regione Calabria - Dipartimento 11 - FUC 2011 Linea 3 - della Provincia di Cosenza e dell’Ente Parco Nazionale del Pollino.
Dopo i saluti istituzionali portati dal referente del Ministero Beni e Attività Culturali – Soprintendenza BSAE Calabria, dott. Silvio Rubens Vivone, dal presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, on. Mimmo Pappaterra e dal Provveditore agli Studi dott. Luigi Troccoli, ha introdotto i lavori la Prof.ssa Maria Zanoni, presidente del Centro “26” al suo 35° anno di attività di promozione culturale. La Zanoni ha parlato degli obiettivi del Festival: un progetto linguistico-culturale che ha come protagonisti molti giovani e meno giovani che amano il Dialetto, come bene culturale da tutelare che s’inserisce in un percorso identitario e di civiltà, che non prevarica la lingua nazionale ma la rafforza, favorendo la conoscenza, la promozione e la conservazione di un prezioso patrimonio in via di estinzione.
A seguire l’intervento del Prof. Egidio Chiarella, dell’Ufficio Legislativo del Ministero Pubblica Istruzione, che ha portato all’attenzione del pubblico, con toni raffinati, un’attenta disamina sugli interventi del MiUR in materia di difesa delle lingue locali, come beni culturali, al pari degli altri innumerevoli beni, che fanno parte dell’importante patrimonio culturale calabrese. La Prof.ssa Donatella Laudadio Marzano, già Assessore provinciale alle Minoranze etnolinguistiche, ha appassionato la platea con il suo intervento sull’importante lavoro di ricerca del Centro Culturale “26” rivolto, in questi ultimi decenni, allo studio antropologico-linguistico, alla lingua madre, asse portante della memoria storica. La scrupolosa relazione sulla donna e l’amicizia nella tradizione dei proverbi calabresi del Prof. Biagio Giuseppe Faillace, studioso del Dialetto dell’area del Pollino, e quella del prof. Orlando Sculli di Brancaleone, studioso dell’area grecanica, hanno completato la prima parte dei lavori del Convegno.
Nel pomeriggio l’incontro di studio è ripreso con la proiezione di un video clip sulle antiche tradizioni contadine e con la presentazione del volume “Terra e Casa”, Vocabolario etnofotografico in dialetto calabro, in arbereshe, in grecanico e occitano, a cura della dott.ssa Claudia Rende, responsabile della Comunicazione di www.arte26.it promoter territoriale accreditato dal MiBAC. La giovane, con competenze in Statistica ed Informatica per l’azienda, ha comparato i dati statistici regionali e nazionali sull’atteggiamento della generazione giovanile nei confronti del dialetto, contrassegnato da tendenze innovative e conservative al contempo.
Sono seguite le relazioni specialistiche del prof. Hans Kunert, ricercatore di Occitano all’Unical, del Prof. Pierfranco Bruni, coordinatore del progetto Lingue del MiBAC, e del Prof. Giovanni Agresti presidente del Festival delle Letterature minoritarie d’Europa e del Mediterraneo, che, proveniente da Parigi, ha portato il suo autorevole contributo all’incontro. A conclusione dei lavori si è tenuta la cerimonia di consegna dei premi ai vincitori del Concorso letterario in dialetto di Calabria, provenienti non solo da tutta la regione, ma anche da varie città d’Italia dove risiedono i nostri emigrati che, tuttavia, nutrono un forte legame con la loro terra d’origine. Hanno ricevuto l’importante riconoscimento gli affermati scrittori dialettali: Filippo Scalzi di Isola Capo Rizzuto, Sebastiano Defonte di Crotone, Rocco Criseo di Melito Porto Salvo, Francesco De Rose di Cosenza, Paolo Lacava di Reggio Calabria, ma residente ad Ancona, ed Antonio Natale di Castrovillari che hanno incantato il pubblico con la declamazione delle loro poesie, con sottofondo musicale degli Astiokena.
Il dott. Silvio Rubens Vivone, che ha coordinato la convention, ha chiuso i lavori con un plauso ad Arte26 per la rete di comunicazione che ha raggiunto con oltre 100 siti Internet i 5 continenti: un contributo alla valorizzazione della cultura calabrese nel mondo.