Imprese. Sole 24 ore: potenzialità calabresi non emergono
C'è una Calabria dalle grandi potenzialità culturali, umane ed economiche. Potenzialità che stentano a emergere per la condizione strutturale della regione alle prese con grandi problemi di criminalità organizzata (la 'ndrangheta fa sentire la sua cappa asfissiante) ma anche con una crisi che, secondo le previsioni, è destinata ad aggravarsi in questo 2012 a causa dei tagli fatti dal governo nazionale. In questo contesto c'è, nella regione, chi resiste e chi prova a percorrere la strada dell'innovazione e dell'export. E' questo il senso del dorso "Rapporti24/Impresa" che il Sole 24Ore dedica alla Calabria e che sarà in edicola mercoledi' 28 marzo. Un rapporto - spiega una nota del gruppo editoriale - che prova ad andare oltre i luoghi comuni sulla regione e ne racconta gli aspetti potenzialmente positivi. Come il rafforzamento della governance del sistema portuale: manca solo l'ok del ministero per l'attribuzione dello scalo di Villa San Giovanni all'Autorità portuale di Gioia Tauro cui gia' fanno riferimento i porti di Corigliano Calabro, Crotone e Taureana di Palmi. A proposito di 'ndrangheta, per esempio, si racconta di chi resiste alle pressioni della criminalita' organizzata e si fa promotore di una nuova coscienza civile. E c'e' chi invece, soprattutto nelle universita', si sforza di promuovere imprese innovative. Il limite, in generale, sta nella struttura delle aziende calabresi in tutti i settori: sono caratterizzate dal nanismo, non fanno rete e non riescono a fare massa critica. Chi e' riuscito a crescere oggi si pone nuovi traguardi soprattutto sul fronte delle esportazioni: la Spi, porte e finestre di Maierato in provincia di Vibo Valentia, punta sull'India e il Messico.
Ci sono nella regione - secondo il quotidiano - tre punti fermi ma che hanno bisogno di rafforzarsi. Il primo e' l'agricoltura che assorbe in media 150 milioni l'anno a valere sui fondi Por: l'olio e gli agrumi restano fondamentali, anche se da un po' di tempo la regione e gli imprenditori hanno cominciato a dedicare attenzione anche al vino. Poi ci sono i settori di nicchia ma famosi in tutto il mondo come quello della liquirizia e quello del bergamotto. Il secondo punto fermo (ma non per importanza) e' il Porto di Gioia Tauro nella cui area dovrebbe ricadere la costruzione del rigassificatore mentre per l'area portuale e del trasporto in generale e' previsto un Accordo di programma quadro tutto da attuare. E infine il turismo. In questo caso il raffronto con la regione portoghese dell'Algarve rivela quanta strada sia ancora da fare: la regione lusitana ha ricevuto 78 Bandiere blu dall'Ue per le sue spiagge mentre la Calabria ne conta solo cinque pur avendo una costa molto piu' estesa. Per tutti e tre i casi, il presidente di Confindustria Calabria Giuseppe Speziali dice: "E' necessario fare rete e soprattutto servono provvedimenti a costo zero per far partire tutto cio' che puo' essere avviato". E sul turismo aggiunge: "Deve rispondere a logiche industriali".