Imu, Vallone: costretti a fare i doganieri dello Stato
Per la IMU i Comuni sono chiamati a fare, in pratica, da “esattori” dello Stato ed in più si scarica sugli stessi anche la confusione sulle aliquote. Poi, oggettivamente, questa prima rata più “leggera” a giugno mi sembra il classico zuccherino prima del boccone amaro. - Lo scrive in una nota il sindaco di Crotone Peppino Vallone - L’ho detto in tempi non sospetti: attualmente, così come è congegnato, il meccanismo della corresponsione dell’IMU finisce per esporre i comuni al ruolo ingrato di doganieri dello Stato ed, inoltre, potremmo essere anche obbligati a fare anticipazioni di cassa. Lo stesso Presidente dell’Anci e sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, in una recente intervista, ha lanciato questo allarme ed espresso la sua preoccupazione, lamentando tra l’altro, di aver dovuto aumentare le aliquote per assicurare servizi. E parliamo di un comune come Reggio Emilia dove il reddito pro capite è di 23.000 €. L’aspetto più preoccupante dell’intera “vicenda” IMU è che ci stanno mettendo di fronte a delle scelte che in un modo o nell’altro graveranno sulle amministrazioni e di conseguenza sui cittadini Fino ad oggi, a costo di grandissimi sacrifici, abbiamo garantito servizi fondamentali come il trasporto scolastico, le mense per gli alunni o attività per il sociale.
Adesso - si continua a leggere nel comunicato del primo cittadino - ci impongono la scelta di operare inevitabili tagli a questo tipo di servizi che vengono considerati non primari, e non riesco ad immaginare come si possa non considerarli tali, costringendo le amministrazioni locali ad un percorso di lacrime e sangue che tra l’altro non è nemmeno equo tra imposta da applicare e servizi che si possono garantire. Ci sono tante categorie, penso ai pensionati, ai giovani imprenditori, ai commercianti, alle famiglie di recente composizione sulle quali questa imposta va ad incidere. Non ci possono chiedere di fare cassa e basta senza darci la possibilità di garantire servizi ai cittadini. Ed in più ci lasciano in una situazione di incertezza che certo non aiuta né dal punto di vista amministrativo né da quello sociale. La nostra attenzione è massima e vaglieremo tutte le soluzioni possibili. Lo faremo però con senso di responsabilità e non con la demagogia. Si tenga conto che l’IMU anche se contiene la parola “municipale” è una imposta che non finisce direttamente nelle casse comunali. Dove ci è consentito incidere non ci tireremo certo indietro ma non bareremo mai verso i cittadini. Tutto quello che ci sarà consentito dalla normativa lo metteremo in campo anche ascoltando le rappresentanze delle singole categorie. Opereremo né con lo scudo della demagogia né con lo sguardo ottuso del burocrate ma nel rispetto dei cittadini.