‘Ndrangheta: confisca beni per 4 milioni di euro a cosca Commisso
Nella giornata odierna, personale del Commissariato di Siderno, ha eseguito il decreto nr. 206/2011 R.G.M.P. e n.50/12 Provv., emesso il 29.02.2012, con il quale il Tribunale di Reggio Calabria, Sezione Misure di Prevenzione, ha disposto la confisca dei beni già sequestrati con il decreto n. 36/MP del 10.11.2010, nei confronti di Carmelo Muià, 40 anni di Siderno, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro.
Il provvedimento in argomento trae origine da una proposta patrimoniale presentata, nell’ottobre 2010, dal Questore di Reggio Calabria, a conclusione di un’intensa indagine patrimoniale delll’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine di Reggio Calabria e del Commissariato di Siderno, le cui risultanze erano state già accolte dall’Autorità Giudiziaria che nel novembre dello stesso anno ha emesso il relativo sequestro beni. L'uomo è stato destinatario di un Decreto di Fermo della DDA di Reggio Calabria del luglio 2010 e di ordinanza di custodia cautelare del G.I.P. di Reggio Calabria nell’agosto del 2010, poiché ritenuto partecipe attivo all’interno della cosca di ‘ndrangheta Commisso di Siderno, come del resto evidenziato dalle risultanze investigative dell’Operazione “Crimine” eseguita nel luglio 2010 e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Le complesse indagini hanno consentito di ricostruire gli stati generali della ‘ndrangheta contemporanea, svelandone il carattere unitario.
Le successive indagini patrimoniali, condotte dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine e del Commissariato di Siderno, hanno dimostrato che il proposto, in virtù della appartenenza al sodalizio mafioso, era riuscito ad accumulare un ingente capitale, essenzialmente costituito da immobili, terreni agricoli, quote sociali d’impresa, conti correnti e polizze assicurative a lui ed alla moglie intestati, certamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Basti pensare, che la media dei redditi annui dichiarati dall’interessato e dalla moglie, ammontava a circa 15 mila euro.
Il Tribunale – Sez. Mis. Prev. di Reggio Calabria - accogliendo le suddette risultanze investigative, ha emesso il provvedimento di sequestro e confisca beni, costituiti da: 1 impresa agricola individuale con sede legale in Siderno; 1 società “LA VALLE DI MINO MUIA’ s.r.l.” avente ad oggetto la vendita all’ingrosso di prodotti alimentari e carni, con sede legale in Siderno; 8 terreni agricoli siti nel comprensorio del Comune di Siderno; 8 immobili siti nel comprensorio del Comune di Siderno; vari conti correnti, libretti postali, libretti di deposito, polizze assicurative e fondi di investimento, per un valore attuale complessivo di circa 112 mila euro.
Con lo stesso provvedimento, il Tribunale di Reggio Calabria - sez. Misure di Prevenzione, ha sottoposto Muià alla misura della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per la durata di 3 anni e 6 mesi.