Potenziamento servizio distribuzione farmaceutica nel Comune di Rende, interviene Scarpelli (idv)

Cosenza Politica
Giancarlo Scarpelli

La questione “Potenziamento del servizio di distribuzione farmaceutica” è stata oggetto di discussione dello scorso Consiglio Comunale del Comune di Rende del 19.04.2012. Con delibera consiliare, infatti, il Comune di Rende ai sensi e per gli effetti dell’art. 1, comma secondo del D.L. 1/2012, convertito con modifiche in legge n.27/2012, ha inteso approvare le 11 zone dove collocare le farmacie, tenendo conto delle 6 già esistenti ed indicando per ciascuna di esse le principali aree contenute.

"Il consigliere IDV Giancarlo Scarpelli, ha inteso intervenire nell’acceso e lungo dibattito, per ricordare ai colleghi di opposizione che hanno manifestato numerose perplessità, circa l’opportunità di perimetrare le nuove “zone” così come ridisegnate dalla giunta comunale, a seguito dell’entrata in vigore della Legge di conversione del D.L. n.1/2012 in materia di liberalizzazioni e sviluppo che all’art. 11prevede il “potenziamento del servizio di distribuzione farmaceutica, l’accesso alla titolarità delle farmacie, la modifica alla disciplina della somministrazione dei farmaci e altre disposizioni in materia sanitaria”, per ricordare agli “scettici” che il primo obiettivo che l’Ente deve perseguire non è tanto garantire l’interesse dei privati cittadini che da qui a breve, a mezzo concorso pubblico, si aggiudicheranno le nuove licenze che la Regione metterà a concorso, bensì quello di “garantire” appunto l’accessibilità al servizio farmaceutico anche a quei cittadini residenti in aree scarsamente abitate.

Non meno, importante inoltre, continua il consigliere Scarpelli nella nota Stampa, è il fine che il Legislatore ha inteso raggiungere con la conversione in legge del Decreto sulle Liberalizzazioni. infatti lo scorso 20 gennaio, il governo Monti ha varato il così tanto atteso decreto sulle liberalizzazioni; un corposo decreto-legge di 92 articoli che, ha l’obbiettivo, come precisato dal Presidente del Consiglio di rimuovere “due grandi vincoli che hanno compresso per decenni il potenziale di crescita dell’Italia: l’insufficiente concorrenza dei mercati e l’inadeguatezza delle infrastrutture”.

Sul fronte concorrenza dei mercati, l’idea di fondo è la valorizzazione del merito delle giovani generazioni. “Premiando le capacità innovative, l’intraprendenza, la lungimiranza e la preparazione – in una parola: il merito – il decreto mette i giovani in condizione di garantire a sé stessi un futuro solido”.

Alla luce delle su esposte considerazioni, pertanto, davvero non riesco a comprendere e a giustificare, prosegue Scarpelli, le argomentazioni che sono state introdotte all’odierno Consiglio Comunale da parte di alcuni consigliere dell’opposizione, i quali con le loro argomentazioni sembrano più protesi a garantire ai nuovi 5 (e si spera giovani) farmacisti il profitto economico sulla base di un’allocazione delle sedi in prossimità delle principali arterie della città ad alta intensità di traffico e non a garantire, invece, appunto il servizio farmaceutico anche a quei cittadini residenti in aree scarsamente.

Eppure mi chiedo se condividono le stesse preoccupazioni e perplessità, addotte al consiglio odierno da esponenti dell’opposizione, tutti i giovani farmacisti che seppur altamente qualificati e professionalizzati, oggi però sono loro malgrado costretti ad emigrare verso lidi migliori per stipendi di molto inferiore alla media nazionale, piuttosto che rimanere a spasso da disoccupati per le vie di Rende. Non era forse anche questo l’intento del Governo di liberalizzare il settore delle Farmacie in Italia?? Offrire delle nuove chanches ai milioni di giovani laureati italiani disoccupati??"

Eppure le licenze per la distribuzione di farmaci su un territorio comunale, risponde all’esigenza di erogare un servizio sulla base di una “concessione pubblica”, per garantire un servizio fondamentale a tutti i cittadini, anche quelli meno abbienti che non possono evidentemente permettersi di abitare in zone al alta densità abitativa.

Pertanto, sarebbe molto più sensato, a parere del consigliere Scarpelli, interrogarsi semmai su come “garantire” a questi cittadini meno abbienti, i servizi fondamentali che afferiscono la tutela della salute della persona, piuttosto che preoccuparsi a garantire ai futuri titolari di farmacie maggiori introiti !! Forse, visti i tempi che stiamo vivendo, sarebbe il caso di “osare” ad avere un pò di coraggio ed accettare l’idea che i “tempi d’oro” sono finiti evidentemente non solo per i partiti, ma anche per certi categorie professionali di cui, a mio modesto avviso, i tanti i giovani professionisti disoccupati ne farebbero volentieri ameno, pur di garantirsi uno stipendio dignitoso a fine mese !!!