Roberto Occhiuto benedice la candidatura di Mimmo Lione
“A Mimmo Lione vanno fatti i complimenti già per il solo fatto di essere sceso, ancora una volta, in campo soprattutto in questi periodi difficili in cui è ancora più difficile chiedere un voto”. Con questo inizio lapidario Roberto Occhiuto, onorevole di area UdC vice-presidente della commissione bilancio della Camera dei Deputati, ha aperto il suo intervento ieri sera nella sede locale dell’UdC di Corso Garibaldi strapiena per l’occasione tanto da dover allestire un altoparlante esterno per permettere alle persone di ascoltare. L’occasione è stata la presentazione della lista UdC e delle 2 civiche, Buongoverno e Stabilità, ad essa direttamente collegata. Ma come mai Mimmo Lione ha deciso di candidarsi? È lo stesso Occhiuto a dare la risposta: “Vengo qui ogni volta volentieri. Conosco bene chi ti supporta e il percorso che hai fatto e il senso di responsabilità che hai come amministratore verso i tuoi cittadini, e i risultati raggiunti te ne danno atto”. “Apprezzo molto vedere tanti ragazzi e ragazze coinvolti in prima persona – ha continuato Occhiuto – mi ricordano quando ho iniziato, le speranze e e le aspettative che avevo”. In chiusura ancora una battuta su Mimmo Lione: “Capisco benissimo che tu senta il peso di Gianluca Gallo che ha bene amministrato il comune e si sta dimostrando un ottimo consigliere regionale ma questo ti deve servire da stimolo a fare sempre meglio, chi ti conosce sa quanto vali e noi siamo al tuo fianco col governo regionale e con quello nazionale. Il mio consiglio è vai avanti e sorridi sempre, non scendere mai in polemica perché la gente è stanca di questo. Vuole sentire programmi e discutere di idee”.
Durante l’evento sono intervenuti i candidati, alcuni hanno spiegato il perché della loro candidatura. A fare da collante a tutti gli interventi, quello di Mimmo Lione, candidato a sindaco: “Ti ringrazio per le belle parole che hai avuto ancora una volta per me – ha esordito Lione riferendosi ad Occhiuto – sono fiero del ruolo che sono stato chiamato a ricoprire. Come diceva Gianluca Gallo qualche giorno fa, odiamo scendere in polemica, non è nostro costume. Ma dall’altra parte è stata impostata una campagna elettorale portando la disperazione della gente sui palchi. Noi abbiamo sempre trattato nel silenzio ma non in silenzio tutto questo collaborando con le associazioni e gli enti che si occupano di queste situazioni-limite. E allora abbiamo deciso di riaffermare con forza quanto fatto e discutere di programmi. Crediamo che il banco alimentare e crediamo che gli interessi a carico del comune non siano utili non solo perché impraticabili dal punto di vista economico ma perché solo delle misure assistenziali immediate che non risolvono il problema. Le priorità da affrontare, non appena potremo tornare ad amministrare completamente la Città, sono essenzialmente 3, che poi riuniscono un po’ i 3 punti cardine del programma: 1. Mettere in rete i servizi turisti e i beni culturali creando una filiera precisa e di alto livello per i turisti. Solo così si potrà creare un sistema in cui, arrivando molte richieste in area turismo e beni culturali, sarà necessario rispondere presente formando le persone per poter svolgere questo tipo di attività e impiegarle, farle lavorare e quindi permetter loro di vivere bene. 2. Politiche sociali: giovani, disabili e famiglie disagiate. La crisi ha colpito soprattutto queste categorie e noi ci stiamo attivando per mettere in rete anche le associazioni che già operano sul territorio e che hanno il controllo, insieme a noi, dello stesso. Sono persone che conoscono meglio di chiunque i problemi delle persone, perché li vivono quotidianamente e nessuno meglio di loro sa cosa bisogna fare e cosa noi possiamo fare per loro. 3. Formazione a 360°. Formazione di nuove professionalità, riqualificazione e valorizzazione di quelle presenti; formazione di una nuova mentalità imprenditoriale da parte dei soggetti privati che verranno coinvolti per affiancare la parte pubblica per sfruttare al massimo risorse e finanziamenti locali, regionali ed europei; migliore formazione dei giovani attraverso la messa in rete delle scuole, in un connubio forte e quotidiano che veda impegnati dirigenti, docenti, amministratori e studenti. La cultura della legalità (perché la legalità esiste diversi livelli) passa essenzialmente per questo. Perché Cassano non vuole tornare in quel medioevo in cui era stata ricacciata è ormai alle spalle, come del resto hanno plebiscitariamente attestato gli elettori nel 2009. Ci servono macro-misure per risolvere i problemi a livello globale, non misure particolareggiate”.