“Per trenta denari”, il 25 maggio Roberto Milone a Rizziconi

Reggio Calabria Cronaca
Roberto Milone

Riceviamo e pubblichiamo nota dell'Osservatorio sui diritti dei minori

Chi e cosa c’è dietro i programmi televisivi che ogni giorno incessantemente entrano nelle nostre case? Chi decide di quali sensazioni, stati d’animo, argomenti si devono nutrire i telespettatori? È tutto frutto del caso o c’è qualcosa di più? Lo sfondo di questi interrogativi costituisce la trama del romanzo “Per trenta denari” di Roberto Milone, vice direttore di Rai 2, che si popola di eroi inconsapevoli del nostro tempo: un direttore giornalistico, una ragazzina hacker di poco più di 18 anni, un cardinale presso la Santa Sede, una giovane cronista e una guida palestinese cristiana, tutti coinvolti all’interno di un grande mosaico mediatico e di una battaglia senza esclusioni di colpi. L’eterna lotta tra il bene e il male, silenziosa, invisibile eppure profondamente reale combattuta ai nostri giorni. “I trenta denari - dice l’autore - tornano a comprare quanto di più prezioso uomini e donne possiedono, ossia l’anima”.

E se fosse tutto vero? A rispondere saranno lo stesso dirigente del servizio pubblico radiotelevisivo ed uno dei protagonisti della quotidianità televisiva contemporanea, il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, nell’ambito di un convegno promosso dall’Ufficio Scuola della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, coordinato da don Emanuele Leuzzi, in programma a Rizziconi (RC), presso la Casa Diocesana alle ore 15 di venerdì 25 maggio.

“Madri e padri ansiosi di promuovere a tutti i costi i propri figli nei Talent Show - afferma Marziale, estensore del Codice Tv e Minori - non immaginano a quali rischi emotivi e pratici li espongono, eppure ansimano pur di vederli sotto i riflettori del divismo precoce. Ho conosciuto gente che anche per meno di trenta denari ha goduto dei fatidici 5 minuti di notorietà per poi ritrovarsi nell’oblio della disperazione e della depressione. E’ importante che l’opinione pubblica conosca da vicino le conseguenze di una macchina capace di ingoiare senza remore la dignità delle persone”.