Antimafia: Csm, trasferito pm Cisterna
Il procuratore aggiunto della Direzione Nazionale antimafia, Alberto Cisterna, è stato trasferito, in via cautelare al tribunale di Tivoli, dove svolgerà funzioni di giudice. Lo ha deciso la sezione disciplinare del Csm, accogliendo la richiesta del pg di Cassazione.
Cisterna, che fino ad oggi è stato uno dei vice del procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, è finito sotto procedimento disciplinare per aver avuto contatti con Luciano Lo Giudice, appartenente ad una famiglia di criminalità organizzata di Reggio Calabria. Per questa vicenda è indagato dalla Procura reggina per corruzione in atti giudiziari. Anche la Prima Commissione del Csm si era occupata del caso, proponendo al plenum il trasferimento d'ufficio del magistrato per incompatibilità funzionale. La pratica della Commissione, che riguarda profili non disciplinari, è stata quindi 'stoppata' dall'azione disciplinare che, naturalmente, ha carattere prioritario.