Elena Sodano, Ra.Gi.Onlus: augurio per la nuova giunta
“Possiamo continuare ad essere la città che insieme amiamo”. Questo è l’augurio che il presidente dell’Associazione Ra.Gi. Onlus Elena Sodano e tutto il suo staff di operatori rivolgono alla neo eletta giunta comunale retta dal primo cittadino Sergio Abramo.
“Ritengo – afferma la Sodano - che la scelta operata dal sindaco nella composizione della sua squadra, debba essere considerata da tutti un patrimonio prezioso per una città che non risponde più da tempo alle esigenze più semplici dei suoi cittadini; una città che questa nuova amministrazione deve aiutare a riannodare i fili di una identità persa strada facendo, nei rivoli di strappi incolmabili che si sono succeduti negli anni. Sono certa che il sindaco abbia scelto tra opzioni diverse quella in grado di portare maggiore beneficio alla comunità, nell’interesse di molti e non di pochi, dimostrando che la politica, se si vuole, non è un’avventura personale, ma un meraviglioso viaggio collettivo, al ritorno dal qual poter portare nella nostra città quei valori aggiunti e quei servizi che tutti i cittadini si aspettano da tempo. Don Lorenzo Milani diceva: “Il mio problema è anche il tuo. Uscirne da soli è egoismo. Uscirne insieme è la politica”. Ma per uscirne insieme occorre lavoro e impegno da parte di una comunità risoluta e pronta, operosa e solidale. Il domani, che è già in marcia, sarà quale lo vogliamo, perché il nostro impegno verso il domani e per la costruzione del nostro futuro da catanzaresi, è già iniziato. Spero che questa città sappia riprendere in mano lo spirito di comunità e il senso del saper stare insieme, riuscendo a costruire relazioni umane e sociali con a fianco un sindaco che ha dimostrato, fin da subito, di sapere cosa fare per risolvere in questa città i gravi problemi che ha ereditato. A tutta la giunta e specialmente alle donne assessore, auguro di appassionarsi sempre di più nel servizio della città, di operare per una comunità nuova, unita e costruire – permettetemi questa stramberia lessicale, ma da donna – un “Comune gentile”.