Catanzaro Lido, spaccio di droga in area giochi per bimbi: due arresti
Ieri sera, nell’ambito dei servizi anti-droga disposti dal Questore di Catanzaro dott. Vincenzo Roca e potenziati nell’ambito territoriale ricadente sotto la giurisdizione del Commissariato di P.S. Catanzaro Lido, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato ha tratto in arresto, in flagranza dei reati di spaccio e di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso, il pregiudicato 25enne, Lucio Marzano, ed il 21enne, Vincenzo Palermo, catanzaresi e già noti alle forze del’ordine perché gravitanti nell’ambito degli assuntori e/o spacciatori di sostanze stupefacenti.
Acquisita la notizia che il parco giochi attiguo al dopolavoro ferroviario di Catanzaro Lido fosse mèta di spacciatori ed assuntori di sostanze stupefacenti, peraltro incuranti della contestuale presenza di bambini, anche in tenera età, impegnati nei giochi, gli agenti del Commissariato, anche mimetizzandosi tra i genitori che seguivano i rispettivi figli nel parco, hanno effettuato un servizio di appostamento, notando i 2 giovani, seduti ad una panchina, che venivano contattati da un consumatore di stupefacente, noto agli stessi agenti. Bloccato quest’ultimo e verificato che aveva appena acquistato una dose di cocaina, è scattato il controllo sui due spacciatori che, nel vedere giungere la Polizia, hanno tentato di disfarsi delle dosi ancora in loro possesso. Gli agenti hanno immediatamente provveduto a recuperare le dosi, traendo così in arresto i due giovani, colti nella flagranza del reato.
Come disposto dall’Autorità Giudiziaria, gli arrestati sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari, presso le rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida e del rito direttissimo che si terranno domani mattina.
L’acquirente sarà segnalato all’Autorità Amministrativa (Prefetto) quale assuntore di sostanze stupefacenti, per i provvedimenti di cui all’art. 75 del D.P.R. 309/90.
Le 7 dosi di cocaina recuperate sono state sequestrate, così come il denaro in possesso dei due arrestati (150 euro), frutto dell’attività delittuosa.