‘Ndrangheta: processo “Recupero”, condanne per 109 anni
Ammonta a 109 anni di reclusione il totale delle condanne comminate dal gup Adriana Trapani nel processo, celebrato col rito abbreviato, scaturito dall'operazione antimafia "Recupero". Le condanne più pesanti - 16 anni ciascuno di reclusione - per Francesco Commisso di 64 anni e Antonio Commisso di 56 anni, entrambi riconosciuti colpevoli di essere capi della cosca di 'ndrangheta Commisso di Siderno. Altri tre imputati, Roberto Stinà, Girolamo Belcastro e Giuseppe Sgambelluri, sono stati condannati ciascuno a 14 anni di reclusione e 80 mila euro di multa, essendo stati riconosciuti colpevoli di associazione mafiosa e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. - Lo scrive l'Agi - Giovanni Galluzzo, assolto dall'imputazione di associazione mafiosa, è stato condannato a 12 anni di reclusione e 80 mila euro di multa per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti. Stessa imputazione per Alfredo De Leo (anch'egli assolto per mafia) condannato a 10 anni di reclusione. Giovanni Galea, riconosciuto colpevole di associazione mafiosa, èstato condannato a 10 anni di reclusione; Domenico Belcastro, riconosciuto colpevole del solo reato di detenzione di armi, è stato condannato a 3 anni di reclusione.
Quattro le assoluzioni: per Domenico Lubieri e Vincenzo Commisso di 32 anni, e per Giuseppe Fuda e Giuseppe Scarfò. Queste ultime due assoluzioni erano state sollecitate dallo stesso pm Antonio De Bernardo. L'impianto accusatorio è stato in gran parte condiviso dal gup, il quale in questo caso ha riconosciuto il reato transnazionale, che ha determinato un aumento delle pene. L'indagine Recupero era stata condotta dai Carabinieri nel dicembre 2010 ed ha accertato l'esistenza a Siderno di una società di 'ndrangheta composta da diverse 'ndrine collegate alla famiglia Commisso, con interessi economici che si sono allargati fino in Canada.