Sindacati su centrale Enel di Rossano
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato unitario di FILCTEM – FLAEI – UILCEM Calabria a proposito della Centrale ENEL di Rossano.
"Quello che temevamo, si sta verificando. La Centrale Termoelettrica Enel di Rossano si avvia verso una morte certa ed imminente, tra l’indifferenza della classe politica regionale e locale. Le nostre Segreterie Nazionali, nei giorni scorsi, hanno incontrato l’azienda anche per affrontare le tematiche riguardanti le centrali termoelettriche ad olio combustibile, tra cui Rossano ormai praticamente ferma da mesi. Due le esigenze dichiaravano i vertici aziendali: le scadenze delle AIA e la remunerazione per il mantenimento in disponibilità di quelle centrali in caso di emergenza gas.
Da notizie in nostro possesso, sappiamo che in caso di necessità, la Centrale di Rossano sarebbe l’ultima ad essere chiamata in servizio per l’alto costo che avrebbe il chilowattore prodotto. Ciò significa che in caso di cessazione di qualcuna delle sette centrali ad olio gas, quella di Rossano, sarà la prima ad essere dismessa. Le Segreterie Nazionali così si esprimo sull’argomento generale: “La situazione che si prospetta è assai grave; da un lato l'eccesso di offerta tiene fermi anche i più moderni cicli combinati a gas dall'altro se i più vecchi impianti a olio devono rimanere disponibili per i casi di emergenza devono essere messi a norma ma in questo caso l'azienda comprensibilmente vuole la certezza che la potenza disponibile sia remunerata.
È la prima volta che si registra una situazione del genere. In quegli impianti ci operano circa 630 dipendenti Enel e 220 delle ditte in appalto nonché l'indotto che ci gravita attorno per le manutenzioni. Abbiamo quindi chiesto all'azienda di tenerci informati sulle eventuali iniziative che intende adottare, che anche noi solleciteremo e deciso di affrontare le eventualità in modo condiviso puntando alla reimpiegabilità nel Gruppo di eventuali eccedenze del personale”.
Non siamo noi, Organizzazioni Sindacali dei lavoratori elettrici a dover sottolineare l’esigenza generale di lavoro che persiste in Regione, specialmente di questi tempi in cui la situazione è sotto gli occhi di tutti. Perdere anche quel poco lavoro che ancora esiste a Rossano, significherebbe la catastrofe per l’economia di un territorio. Eppure la possibilità di far rivivere l’economia del territorio ancora forse esiste. Per averne conferma, basterebbe chiedere all’Enel se è ancora interessata alla riconversione della centrale e, se lo è, sedersi e contrattare il tutto, dalle garanzie ambientali a quelle lavorative ed economiche a vantaggio del territorio".