Lagonia (UDC Catanzaro). Si faccia subito chiarezza sulla vicenda di Medicina a Cosenza

Catanzaro Attualità

"La vicenda dell’eventuale apertura di una facoltà di Medicina a Cosenza - scrive in una nota Fabio Lagonia Udc Catanzaro - merita una presa di posizione ferma e perentoria che vada nella direzione di bloccare sul nascere pretese bulimiche che mal si conciliano con l’auspicata armonizzazione del sistema universitario calabrese, con le oggettive difficoltà economiche del momento e con una desiderabile virtuosa cooperazione fra gli atenei della nostra regione.

Pertanto sono da condividere le riflessioni di chi, dall’interno del comitato provinciale UDC, invita l’intera “classe dirigente del partito a vigilare affinché non si compiano altre azioni in danno dell’Ateneo “Magna Graecia”, che in quanto istituzione universitaria va tutelata a livello cittadino, provinciale e regionale”. Infatti la questione non riguarda solo la nostra città, né quella brutia: l’argomento deve essere inquadrato in una prospettiva regionale giacché aprire o chiudere un’istituzione universitaria non è esattamente come aprire o chiudere un negozietto da ciabattino.

Qui bisogna capire se sia sostenibile che ogni città debba avere un’Università, un aeroporto e un duplicato di qualsiasi ufficio, ente o istituzione, o piuttosto se non sia il caso di operare scelte più virtuose che tendano a valorizzare le singole vocazioni e quindi garantire cooperazione fra territori senza produrre sprechi.

In quest’ottica leggiamo l’odierna presa di posizione del prof. Aldo Quattrone che sottolinea tutto il suo interessamento per la difesa dell’ateneo catanzarese, di cui egli è Rettore. A tal proposito ci informa d’aver sottoscritto un protocollo d’intesa con la Regione in esecuzione del DPGR n. 7 del 26/01/2012 e del DPGR n.11 del 10/02/2012 che all’art. 1 comma 2 recita: “la sede universitaria dei corsi di laurea delle professioni sanitarie è l’Università di Medicina di Catanzaro”. Che però contraddice un altro accordo, firmato appena quattro giorni prima, con cui il governatore Scopelliti stipula un protocollo d’intesa (DPGR n. 77) fra la Regione Calabria e l’Università “La Sapienza” di Roma al fine di attivare corsi di laurea nelle professioni sanitarie presso l’ASP di Cosenza!

Ci sono brume assai equivoche. Ingigantite dalle dichiarazioni del vice-coordinatore regionale del PDL, Antonio Gentile, il quale ha gagliardamente dichiarato che questo atto di Scopelliti è il preludio all’istituzione di una facoltà di Medicina a Cosenza.

A questo punto riteniamo che la faccenda debba essere bloccata sul nascere e che occorra chiarirne ogni aspetto, per evitare spiacevoli ed inutili contrapposizioni all’interno del sistema universitario calabrese e fra i relativi territori. Inoltre non bisogna dimenticare che l’Ateneo “Magna Graecia” proviene da un periodo critico che ha visto la soppressione di Veterinaria e l’accorpamento delle scuole specialistiche mediche a quelle di Napoli e Bari, creando disagi agli studenti e depotenziando servizi e prestigio dell’Università.

Per tutte queste ragioni - conclude Lagonia - è condivisibile l’invito di chi chiama a raccolta l’intero partito affinché si faccia immediatamente promotore di un’iniziativa di responsabilità politica che chiuda la vicenda con la serietà di giudizio che la medesima vicenda impone. Non la vigliaccheria, né l’opportunismo e nemmeno la convenienza, ma è la coscienza di sapere che una battaglia è giusta che deve indurre a prendere posizione".