Università Catanzaro, Abenavoli (Udc): vicinanza agli studenti del Polo di Cosenza
“Piena vicinanza alle legittime aspirazioni rivendicate dagli studenti di infermieristica del Polo di Cosenza dell’Università “Magna Græcia” di Catanzaro, che attraverso una serie di petizioni chiedono al Sindaco della città bruzia ed al Presidente della Provincia di Cosenza, la concessione di strutture idonee in cui svolgere le loro attività didattiche ed al Presidente della Regione Calabria il ritiro del decreto 77 del 1 giugno 2012, con il quale la stessa Regione ha approvato un protocollo d’intesa con l’Università “La Sapienza” di Roma. - Lo scrive in una nota stampa Ludovico Abenavoli, membro del Comitato cittadino Udc di Catanzaro - Gli studenti cosentini del Polo distaccato della “Magna Græcia”, con l’avvio di questa raccolta firme, danno testimonianza di una grande maturità, senso del dovere e di credere nel cammino professionale da loro intrapreso.
Infatti i locali dell’ex Cud dell’Unical, che da anni ospitano le attività didattiche del Polo distaccato della “Magna Græcia”, non sono piú sufficienti a garantire a quasi 500 studenti, un spazio adeguato per lo svolgimento delle attività didattiche. Inoltre, organizzare un ulteriore tirocinio formativo per gli studenti dei nuovi corsi di laurea all’interno dell’ASP di Cosenza, così come previsto dalla nuova convenzione con l’Ateneo romano, significherebbe senza se e senza ma imporre un aumento del numero dei tirocinanti, con chiare ricadute negative proprio sull’attività formativa e sul processo di professionalizzazione che rappresentano una delle maggiori attrattive per coloro che scelgono l’Università “Magna Græcia” e quindi di non emigrare verso altri lidi.
In aggiunta questi stessi studenti sarebbero costretti ad effettuare in altre strutture del territorio il loro percorso di tirocinio formativo, così come previsto dal piano di studi del corso di laurea. Un ulteriore fonte di salasso economico per questi ragazzi e per le loro famiglie, chiaramente accompagnato da una riduzione nella qualità dell’offerta formativa. Con questa iniziativa quindi gli studenti del Polo di Cosenza, testimoniano che il campanilismo è solo una questione di pennacchio che non può e non deve esistere e che nella nostra regione abbiamo già le risorse e le professionalità per conseguire obiettivi ambiziosi, senza rincorrere altre Università che se pur prestigiose e blasonate, sono lontane per storia e cultura dal territorio calabrese”.