Medicina all’Unical: Gentile, da settori parlamentari catanzaresi sterile campanilismo
Spiace constatare come da alcuni settori parlamentari catanzaresi prosegua una polemica speciosa e arcaica sull’attivazione dei corsi di laurea a Cosenza in collaborazione con il piu grande Ateneo di Europa, La Sapienza: si tratta di un’iconoclastica sopravvenienza di campanile che tanti danni ha prodotto alla nostra Calabria. Lo afferma il sen Antonio Gentile , ex sottosegretario all’economia e vice coordinatore regionale vicario del Pdl. Sembra di essere tornati al 1970- dice Gentile- quando montò una divisione strutturale che inflisse ferite profonde alla comunità calabrese, lasciando disillusioni e aprendo lo squarcio della realtà ad una trasformazione becera del territorio
Mi chiedo quale sia l’attentato alla facoltà di medicina di Catanzaro- afferma Gentile – che attiva i corsi sulle lauree sanitarie a numero chiuso, se solo si dà la possibilità ad altri giovani calabresi di poter studiare nel loro territorio (senza dover andare a Napoli o in altre località ancora piu lontane), in un settore che, al di là delle clamorose previsioni di qualche enunciatore, assicura , invece, un’alta possibilità di impiego. Lo dico riaffermando il mio orgoglio di essere calabrese e quindi cosentino, catanzarese, reggino, vibonese e crotonese- aggiunge Gentile. Questo atteggiamento ostinato , che si nutre solo di un’apparente difesa del territorio – continua Gentile – sbaglia completamente bersaglio : si accettano le tergiversazioni del Governo che disloca la scuola di magistratura prevista dal ministro Alfano nel capoluogo, senza battere ciglio, e poi si invoca un’unità di difesa medievale contro Cosenza e la sua Provincia , che è veramente incomprensibile. Devo ritornare ancora una volta sull’accordo ritenuto legittimo in sede cautelare dal Tar –prosegue Gentile – che è stato sottoscritto dall’Università La Sapienza, dall’Università della Calabria, dall’Asp e dall’azienda ospedaliera di Cosenza , siglato dalla Giunta Regionale grazie all’impegno del Presidente Scopelliti e ormai operativo ed indifferibile.
In un ‘epoca di globalizzazione che assorbe le migliori energie del Sud verso processi di emigrazione irreversibili – continua ancora Gentile –c’è chi ancora suona le campane sulle torri , alimentando crociate anacronistiche e francamente inconcepibili. Cosenza ha una densità demografica superiore al 40% dell’intera Regione –dice Gentile – e non può continuare a sopportare penalizzazioni per alzate di scudi che non fanno altro che alimentare disgregazioni sociali e politiche. Non ci sono più totem indifendibili sul solco della conoscenza e del progresso –continua il senatore Gentile –che sopravvivono solo in alcuni territori grazie all’ostruzionismo di chi, nel passato con la Corte d’Appello e il Tar, oggi con l’attivazione di un corso di laurea, concepisce la dislocazione geografica calabrese come una sorta di baricentro che non può essere toccato. La nostra visione prospettica è ampia ed è regionale –continua Gentile – cosi come deve essere, ma non può più tollerare mistificazioni che disorientano l’opinione pubblica : Catanzaro deve potenziare la sua facoltà attraverso altri strumenti, Cosenza partirà , mi auguro nel suo splendido centro storico, con una collaborazione prestigiosa con la più grande Università d’Europa, che permetterà per il momento a 30 giovani di non dover emigrare per conseguire un titolo di studio di grande impatto occupazionale.