Cgil: festa della libertà a Cosenza

Cosenza Attualità

“E' venuto il momento di combattere la sfiducia e la rassegnazione. Con questa festa della Cgil di Cosenza è nostra intenzione raccogliere forze e idee, per sviluppare sinergie, anche innovative, che siano capaci di alzare una barriera sociale di cooperazione e di sostegno reciproco”: con questo appello, Giovanni Donato, segretario generale della Cgil di Cosenza, ha inaugurato l’edizione 2012 della Festa di LiberEtà, organizzata insieme allo Spi Cgil di Cosenza e all’Auser di Cosenza.

“Abbiamo voluto dedicare questa festa al mondo del volontariato e ai diritti sociali, perché siamo convinti che, soprattutto in un periodo di profonda crisi come questa, bisogna ridare voce agli ultimi, ai lavoratori in difficoltà, ai pensionati, ai disoccupati, ai precari, ai giovani che non riescono a costruirsi un futuro – ha aggiunto Donato -. Siamo convinti che proprio nei momenti di difficoltà più estrema si debba ripensare la società, tornando ad agire concretamente per l’equità e la crescita”. Ad ascoltare le parole di Donato molti rappresentanti di associazioni che hanno voluto partecipare alla festa della Cgil di Cosenza con un proprio stand. “Questa festa è un’iniziativa di grande valore – ha affermato dal canto suo il presidente della Provincia, Mario Oliverio -. Il volontariato nel nostro territorio svolge un ruolo molto importante che la Provincia sostiene quotidianamente”. “L’associazionismo, in questo momento di grande crisi, dà importanti risposte ai bisogni della gente – ha fatto eco Alessandra De Rosa, assessore alla Coesione sociale del Comune di Cosenza, intervenuta in rappresentanza del sindaco Mario Occhiuto, assente per sopraggiungi impegni istituzionali -

La nostra amministrazione lavora attivamente per costruire una città solidale”. Dopo il taglio del nastro, accompagnato dalle note della Banda Musicale di Spezzano Sila, spazio all’esibizione di giovani atleti organizzata dal Coni e quindi al dibattito sul tema “Il ruolo del volontariato in Calabria nell’ambito della crisi”. Tra le testimonianze, molto significative quelle di un rifugiato del Ghana, scappato dai campi di prigionia della Libia, e di don Giacomo Panizza. “Il volontariato non è un cerotto da mettere ai problemi – ha detto don Giacomo -. Può fare molto per costruire una vita migliore, contribuendo a creare occupazione e legalità”. La prima giornata della festa della Cgil si è chiusa sulle note travolgenti del poliedrico artista calabrese Sandro Sottile. Per domani 22 giugno sono in calendario un dibattito sulla “Contrattazione sociale sulle politiche del Welfare” e l’atteso concerto dei Modena City Ramblers.