A3 Salerno – Reggio Calabria: nuova interrogazione dell’on. Guccione
“Non bastava il fatto che i lavori di ammodernamento della Sa-RC vanno avanti da oltre dieci anni causando lunghe code, forti disagi e insopportabili perdite di tempo ai calabresi e a quanti decidono di attraversare quella che doveva essere una delle più importanti autostrade d’Italia. Né è bastato aver appreso ufficialmente, dopo che noi lo avevamo denunciato a più riprese con numeri e dati alla mano, dal Presidente dell’Anas Pietro Ciucci che ad oggi, per il completamento definitivo dei 494 chilometri della tratta Sa-Rc, ne mancano ancora 59 totalmente da progettare e assolutamente privi della relativa copertura finanziaria che ammonta ad oltre tre miliardi di euro. Come se tutto ciò non bastasse, abbiamo appreso altre preoccupanti novità sulla lunga e intricata storia della Sa-Rc”.
E’ quanto afferma, in una interrogazione a risposta immediata presentata al presidente della Regione, on. Giuseppe Scopelliti, il Consigliere regionale del Pd, on. Carlo Guccione prendendo spunto da una lettera inviata nei giorni scorsi dalle OO.SS. FAIB Confesercenti, FEGICA Cisl, ANISA al Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e ai Presidenti delle Regioni Calabria, Campania e Basilicata in cui si denunciava la situazione diventata insostenibile da parte dei gestori delle aree di servizio della tratta autostradale A3 Sa-Rc per lo stato di crisi e di abbandono in cui versano le loro imprese sia sul piano commerciale che su quello della sicurezza, della distribuzione e del costo del carburante. Nell’interrogazione Guccione chiede a Scopelliti di sapere quali iniziative urgenti si intendono adottare a sostegno delle giuste rivendicazioni sindacali e per sollecitare l’Anas, nella sua doppia qualità di ente concedente e concessionario, al rilascio immediato delle concessioni in prorogatio da almeno dieci anni. “Il protrarsi di tale situazione –scrive l’esponente del Pd- ha impedito e continua ad impedire ai gestori privati di effettuare gli investimenti necessari per l’ammodernamento delle aree di servizio presenti sulla Sa-Rc che, attualmente, sono tra le più vetuste e meno sicure d’Italia”. L’on. Guccione chiede, inoltre, a Scopelliti quali misure si intendono assumere per impedire che il costo del carburante praticato dalle compagnie petrolifere ai gestori delle aree di servizio della Sa-Rc, che risulta essere di almeno cinque centesimi superiore rispetto a quello praticato in altre aree del Paese, diventi un’ulteriore tassa a discapito dei calabresi e di tutti quegli automobilisti che decidono di attraversare la Sa-Rc.
“Non è più tollerabile –ha commentato Guccione- che la Calabria ed il Mezzogiorno continuino ad essere considerati come pezzi di territorio senza alcun peso ed importanza”. Perché –chiede Guccione a Scopelliti- i prezzi del carburante praticati dalla compagnie petrolifere sulla tratta Sa-Rc risultano essere almeno di cinque centesimi superiori rispetto a quelli praticati in altre autostrade italiane? Per quale recondito motivo sulle già prosciugate tasche dei calabresi deve gravare anche questo ulteriore balzello?”. “E perché –prosegue il Consigliere regionale di democrat- dal 2011 le concessioni ai gestori autostradali della Sa-Rc vengono concesse solo in proroga e come mai non è stata mai espletata alcuna gara per le concessioni pluriennali, impedendo così, da oltre quindici anni, che si possano predisporre ed effettuare gli investimenti necessari all’ammodernamento e alla messa in sicurezza delle aree di servizio presenti su questa importante tratta autostradale?”. “A fronte di tutto ciò –conclude Guccione- è forte e reale il rischio che la più importante arteria viaria che collega la Calabria alle altre regioni del Mezzogiorno e al resto del Paese, fondamentale per qualsiasi sviluppo economico del Sud e della nostra regione, possa rimanere un perenne cantiere senza nessuna certezza sul completamento definitivo dell’opera. Scopelliti e la sua Giunta non possono continuare a far finta di non sapere e di non vedere”.