Francesco Forgione a Cosenza per la presentazione di “Porto Franco”
Sarà presentato a Cosenza, alla Libreria UBIK, mercoledì 11 luglio alle ore 18.30, a cura dell’asso Angelina, “Porto Franco” di Fancesco Forgione, l’ultima fatica dell’ex Presidente della Commissione nazionale antimafia, edito per i tipi di Dalai Editore. Un libro in cui Forgione racconta con spietata ironia oltre 40 anni di storia calabra e italiana, dai moti di Reggio del ’70, al centro siderurgico inaugurato da Andreotti e mai costruito, fino agli anni dell’ultimo governo Berlusconi.
Quasi mezzo secolo in cui la ‘ndrangheta della Piana di Gioia Tauro sotto l’egida dei Piromalli, ha saputo compiere una grande trasformazione, intrecciando rapporti duraturi con la massoneria, i Servizi deviati e una politica sempre più asservita. Una “repubblica” parallela che incrocia gli anni della strategia della tensione, gli albori della Fininvest in Calabria, la nascita del porto di Gioia Tauro, e arriva alle bombe di Reggio del 2010 e allo sbarco in Lombardia. Tante le storie paradossali. C’è il latitante Micciche’ in Venezuela che tratta voti e petrolio con Dell’Utri, e poi compra azioni con una broker in Vaticano che si incontra col cappellano spirituale di papa Wojtyla. C'è la Onlus di un prete nigeriano che smercia medicinali per conto dei boss. Ci sono i cinesi che contrabbandano scarpe e vestiti con la cosca Mole’, amici dei Templari (non i cavalieri del Santo Sepolcro, ma i massoni di Roma e San Marino) che a loro volta riciclano milioni della ’ndrangheta tramite fondazioni «umaniste». C’è il solito Miccichè che cerca l’allora ministro Mastella per intercedere per il boss al 41 bis, e parla col ministero come fosse una qualunque segreteria. C’è lo stimato commercialista uomo dei Servizi che si vende al boss per pura ammirazione, perché quello sì è «un vero uomo». C’è il giudice erotomane che si vende per qualche escort e un po’ di affari.
C’è il commercialista Pilello con le mani in pasta in tutta la finanza azzurra milanese con la sua storia partita da una loggia massonica della Piana e ci sono i boss-imprenditori che vivono a Milano che, assieme a consiglieri regionali e giudici calabresi, fanno feste a Roma con il futuro sindaco Alemanno. Ma il libro è anche un racconto sui retroscena delle bombe contro la Procura di Reggio nel 2010, le stranezze degli arresti dei latitanti, le cimici per le intercettazioni che si accendono a intermittenza, le talpe nella procura e nelle forze di polizia con il coinvolgimento nelle indagini anche di noti magistrati antimafia. Uno spaccato fosco anche del clima di veleni e d’intrecci familiari che dal Palazzo di giustizia arrivano fino alle parentele con i boss e rendono Reggio città di frontiera. Del libro, ne discuteranno insieme all’autore: Matteo Cosenza (Direttore del Quotidiano della Calabria; Eva Catizone (Presidente AssoAngelina e Presidenza nazionale SEL); Ercole Giap Parini (Sociologo Unical e Presidio Libera Cosenza); Renato Greco (Presidente del Tribunale di Cosenza).