Lettera aperta al Vice Presidente della Regione Calabria Antonella Stasi
Riceviamo e Pubblichiamo una lettera a firma di Luigi Monaco Cittadino Calabrese della Provincia di Crotone
"Avendo appreso dell’ imminente incontro presso il MEF, per discutere tra l’altro di spending review, ho sentito forte l’esigenza di rivolgermi a Lei nel ruolo “indiscutibile” di cittadino, per due motivi nodali. Il primo dare sostegno, alla sua presenza istituzionale, cosi come ogni uomo e donna di questa terra vorrebbero fare, anche quando lo manifestano in maniera più sopita rispetto all’importanza della discussione. La riforma delle autonomie locali, seppur indispensabile alla costruzione di uno stato moderno, è propedeutica alla risoluzione di questioni locali ancora clamorosamente aperte e che andrebbero discusse se non prioritariamente, almeno contestualmente ai progetti riorganizzativi nazionali. Mi riferisco alla allocazione geografica della Calabria, punta estrema d’Europa, a cui la scarsa attenzione dedicatale, è stata nel tempo barattata con un packaging amministrativo che, pur distante dalle esigenze sociali nel suo complesso, ha avuto il merito di tamponare derive antidemocratiche e localistiche, di arginare i fenomeni emigrativi, e di tenere in un limite di semidecenza l’invasiva presenza criminale. In parole povere, le amministrazioni pubbliche, e quelle provinciali in particolare, hanno avuto il compito, non scritto, di essere l’unica infrastruttura di produzione reddituale che lo stato centrale abbia saputo costruire nella nostra regione in 150 anni di storia. Il secondo motivo di discussione è più accorato ed allo stesso tempo più confidenziale. Ricordi che al tavolo Lei rappresenterà Crotone. Metta sul piatto della discussione il suo cuore e la sua mente. Ne faccia una questione di vita e rappresenti quel popolo che troppo ha subito negli corso degli ultimi 20 anni per poter sopravvivere anche a quest’ultima cicuta. Non torni da Roma con la solita generica frase di velato ottimismo. Per quanto la decenza glielo permetterà si tolga le scarpe e le sbatta sul tavolo. E se questo non dovesse essere sufficiente, sia pronta anche a restituire la delega di vice presidente, prova ineluttabile che la sua presenza a difesa della nostra provincia, è stata davvero sincera."
Le opinioni espresse in questa pagina non impegnano in alcun modo la nostra testata rispecchiando esclusivamente il pensiero dell’autore a cui viene rimandata ogni responsabilità per quanto in essa contenuto.