“Settimana della Tessitura”: domani concerto di Peppe Vortarelli
L’ottava edizione della “Settimana della Tessitura” di Longobucco vivrà domani, giovedi 9 agosto, il suo momento centrale con il concerto di Peppe Vortarelli alle 21.30 in piazza Matteotti. Diventato ormai un appuntamento attesissimo per calabresi e non, la manifestazione sta registrando quest’anno uno straordinario afflusso di visitatori che giungono da ogni parte della Calabria, d’Italia e anche dall’estero.
“Probabilmente -spiega il vicepresidente della Provincia Mimmo Bevacqua, che è tra gli ideatori e i primi sostenitori dell’iniziativa- l’afa e il gran caldo di questi giorni ed il fatto che Longobucco abbia dato i natali alla campionessa olimpionica Rosalba Forciniti, ha contribuito molto ad attirare l’attenzione su questa “piccola grande” cittadina della Sila Greca incastonata nel Parco Nazionale della Sila. Detto questo bisogna aggiungere anche che da qualche tempo a questa parte acquistare o regalare un tessuto o una coperta lavorata a mano di Longobucco è diventato quasi un fatto ricercato e ambito. Mi dicono che arrivano prenotazioni anche da oltreoceano. Tutto ciò sta a significare che questa splendida cittadina è ormai conosciuta dappertutto come la “Capitale della tessitura artigianale”. La cosa, naturalmente, ci fa piacere e ci riempie d’orgoglio per aver contribuito in questi anni ad accrescere e a rafforzare questa immagine, riproponendo ogni anno una manifestazione che, lungi dall’essere la solita sagra paesana, si è sempre presentata come un evento culturale che avrebbe dovuto avere la forza di generare nel tempo un processo economico “virtuoso”, capace di produrre nuova occupazione e frenare lo spopolamento e l’emigrazione, due fenomeni gravissimi che, soprattutto negli ultimi tempi, stanno drammaticamente colpendo le nostre zone”.
“In questi anni –prosegue Bevacqua- abbiamo stimolato nuove curiosità e nuove esigenze di approfondimento rispetto ad una storia che ci appartiene e che ci vede primeggiare nel settore della tessitura. Tutto ciò ha generato una vera e propria inversione di tendenza, una sorta di apertura mentale che ha portato anche alla nascita di qualche iniziativa imprenditoriale. Dal punto di vista culturale, inoltre, l’interesse di tanti giovani universitari è cresciuto e molti di essi hanno avvertito l’esigenza di approfondire i propri studi e di dedicare le proprie tesi di laurea alla tessitura. È nata soprattutto nelle giovani generazioni una nuova coscienza, una sorta di orgoglio intimo che è quello di essere figli della “capitale” del telaio a mano.
“Ora -conclude il vice presidente della Provincia di Cosenza- c’è bisogno di un ulteriore passo in avanti. Nei prossimi giorni il comune di Longobucco presenterà il progetto di un Museo Provinciale della Tessitura che sarà allocato in un palazzo storico avuto in donazione dal Comune da parte di un cittadino privato. Il Comune, nonostante tutti gli sforzi, da solo non potrà sostenerne a lungo il peso economico. Nè potrà farlo la Provincia di Cosenza, soprattutto alla luce dei tagli effettuati dal governo in questi ultimi tempi. Se vorremo fare di questo un luogo di attrazione e di eccellenza, un punto di vanto della storia e della laboriosità dei calabresi, bisognerà che le istituzioni regionali e statali ci diano una mano. In questo senso lancio un appello all’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri e ai nostri parlamentari affinchè si impegnino in ogni modo, insieme a noi, perché questa struttura diventi un vero e proprio fiore all’occhiello della nostra terra e della nostra storia”.