Sanità/tribunale Rossano: Caputo, abbiamo fatto tutto il possibile
“Se i tre moschettieri della minoranza consiliare di questa Città (Rossano), disperatamente bloccati da settimane ormai sullo stesso disco rotto, sordi rispetto a precise risposte sulle grandi questioni aperte, si sentono comunque più sollevati psicologicamente, tentando di scaricare ogni responsabilità sul sottoscritto, divenuto il loro incubo permanente, ne prendo definitivamente atto, pur non potendo essere loro di aiuto per superare questa fastidiosa patologia! – Lo scrive in una nota stampa l’On. Giuseppe Caputo presidente i commissione regionale affari istituzionali - Per quanto riguarda, invece, gli inventati “giuramenti d’onore” attribuitimi, preciso che sono forme e modi che, per cultura e stile, non mi sono mai appartenuti. La Politica e le istituzioni sono un’altra cosa. Molto più seria del patetico spettacolo al quale alcuni nani locali vorrebbero costringere il dibattito in questo territorio.
Sia sulla questione sanità che su quella tribunale, i tre dell’Apocalisse, privi di argomentazioni e di capacità propositiva e progettuale, si ostinano a ripetere da mesi, polemiche ed argomentazioni trite e ritrite ed alle quali, in innumerevoli occasioni, abbiamo già avuto modo di rispondere con chiarezza e trasparenza. Ma, si sa, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! – E ci si costringe, pertanto, a dover ricordare, ad esempio, sulla questione sanità, che la distruzione del diritto alla salute e, quindi, il vero declassamento dell’offerta sanitaria anche in questo territorio, non è stato affatto messo in atto dal Presidente Scopelliti, che ha dovuto semmai avviare una straordinaria azione di risanamento, ma dai compagni di partito e di coalizione di Trento, Graziano e Marino; cioè da quel centro sinistra regionale, provinciale e locale che è stato muto quando, negli anni di Loiero, non solo nella sanità ma in altri importanti settori di questa regione, venivano preferite le clientele e lo sperpero di denaro pubblico all’efficienza ed alla fruizione normale di diritti e servizi. Quello fu il saccheggiamento di cui adesso si fronteggiano solo le conseguenze. Oggi, si urla contro l’attenzione che i rappresentanti regionali e provinciali del centro destra ribadiscono rispetto alla Sibaritide. Ieri, quando il centro sinistra avviava di fatto il declassamento di questa zona, ad esempio accorpando anche l’azienda sanitaria di Rossano a quella di Cosenza, i tre moschettieri preferivano il mutismo e l’auto-isolamento. Eppure l’ipoteca gravissima sul mantenimento di servizi e sullo stesso peso specifico di questo territorio negli equilibri provinciali, veniva messa all’epoca, nel silenzio totale degli esponenti locali, provinciali e regionali del centro sinistra. Scopelliti ha coraggiosamente avviato un’azione di risanamento e di rientro dal debito prodotto ed alle tante Cassandre diciamo che il tempo ci darà ragione su tutto.
Analogamente, sulla vicenda del Tribunale di Rossano. L’impegno del centro destra, a tutti i livelli ed in tutte le sedi, per evitare la soppressione decisa dal Ministro Severino è noto e documentato, senza alcuna necessità di dover ripetere tutto o aggiungere altro. In sede politica, il sottoscritto e gli altri rappresentanti regionali e nazionali del centro destra, da Dima a Scopelliti a Gasparri a Berselli ed a Valentino, non hanno lasciato nulla di intentato per scongiurare una decisione vergognosa assunta dal ministro di un governo tecnico sostenuto, non solo dal PDL ma anche dal PD e dall’UDC. – Per quel che mi riguarda, infine, non ho nulla, ma proprio nulla, da rimproverarmi. Ho attivato tutti i canali, su cui avevo possibilità di intervenire ed il riscontro c’è stato, se si pensa alla decisione assunta dalle commissioni giustizia di Camera e Senato. E se un unico neo mi si vuole a tutti i costi attribuire è, forse, quello di non conoscere personalmente il Ministro Severino!”
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