Targa in onore dei martiri fascisti sulla Madonnina di Monte Covello, Ggil: intervenga la Curia
“Il fascismo deve essere ricordato per la barbarie con la quale in Italia ed in Europa ha agito distruggendo la vita umana e sopprimendo la libertà, non certo per i suoi “martiri”. Per questo quello che è accaduto a Girifalco (Catanzaro, ndr) è un fatto osceno che va contrastato con ogni mezzo. Ignoti nelle scorse settimane hanno affisso una targa votiva alla Madonnina situata a Monte Covello in onore dei “martiri” fascisti. Un gesto vile, perpetrato all’insaputa dei parroci locali”.
E’ questa la denuncia lanciata da Giuseppe Valentino, Segretario Generale CGIL “due mari” attraverso una nota stampa. “Sappiamo – afferma ancora Valentino - che la storia della Madonnina di Monte Covello è strettamente legata agli anni del regime fascista. La statua, infatti, fu eretta nel 1939 per osannare le gesta del regime dopo la costruzione della strada che da Girifalco porta alla montagna. Ma la storia, grazie alla lotta Partigiana ed alla Resistenza, ha scacciato e sconfitto il fascismo dall’Italia. Oggi, a più di 60 anni dalla Liberazione, non è accettabile che esista in Italia un monumento in onore dei fascisti. Non è sopportabile perché così facendo si oltraggia la Costituzione fondata sui valori dell’antifascismo e della Resistenza. Per questo ci rivolgiamo alla Curia ed alle Istituzioni affinché si ponga rimedio a questo scempio”.
“Si levi dalla storia la vergogna che i Partigiani hanno contribuito a levare con la lotta e con il sangue. La Libertà, la Vita, la Pace sono valori universali che lo Stato laico e democratico e la Chiesa devono difendere senza ambiguità. Ci aspettiamo dalla Curia – conclude Valentino - una presa di posizione forte che condanni l’accaduto ed esprima chiaramente, attraverso l’intitolazione della Madonnina, il contrasto al fascismo ed alle sue idee”.