Depurazione: La Destra Calabria, manca un progetto organico

Calabria Politica

"Una guerra fatta di propaganda, di parole in libera uscita, di numeri e percentuali per definire lo stato di salute del nostro mare che di fatto, ogni anno, si propone come un’emergenza perché manca un’idea di programmazione generale sulla materia, un progetto organico di riorganizzazione e riqualificazione del sistema di gestione della depurazione regionale, mentre certa classe politica punta, invece, all’improvvisazione e al “colpo di teatro” per sviare o attirare in modo fuorviante la pubblica opinione su questo argomento. È quanto afferma, in una nota, il segretario regionale de la Destra calabrese Gabriele Limido.

Dopo la guerra di cifre e di dichiarazioni, tra “Legambiente” e istituzioni regionali, la realtà resta offuscata e la verità stenta ad emergere assumendo, piuttosto, caratteristiche surreali. Una realtà fatta di chilometri di coste non tutelate, con reti fognarie, a volte fatiscenti, non allacciate ai collettori che portano gli scarichi agli impianti di depurazione. Depuratori che, seppur presenti, nella maggior parte dei casi o non funzionano a dovere, o non sono a norma, o sono stati sequestrati, o sono inattivi, mentre il nostro mare continua a essere sporcato, e non tutelato, da una classe politica che si adagia sulla burocrazia, sulla malapolitica, sul malaffare, sui loro veleni, sui dei numeri lanciati a vanvera e sui dei pezzi di carta privi di significato reale.

C’è un solo modo per mettere a tacere le sirene di “Legambiente” e di “Goletta Verde”: disporre a norma e a regime gli impianti di depurazione, farli funzionare realmente e non sulla carta, ripulire fiumi e torrenti e modernizzare la rete fognaria. Solo così potremo dare un serio contributo allo sviluppo turistico ed economico della Calabria, eliminare le sterili polemiche estive e modernizzare seriamente la nostra regione. Ma da questa classe politica non c’è aspettarsi nulla se non il peggio di quello che già è stato devastato, sfregiato, distrutto dalle loro inadempienze e incapacità ad agire".