“Lite temeraria”. Cisl Medici: affermazioni Mancuso assolutamente false

Catanzaro Salute

Riceviamo e pubblichiamo nota a firma del Segretario Provinciale Cisl Medici Nino Accorinti e del Segretario Regionale Cisl Medici, Mario Marino con riferimento all’articolo pubblicato in data 23 agosto 2012 relativamente alle dichiarazioni del Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro sulla CISL Medici:

“Le affermazioni del Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro, riprese anche dalla stampa, sulla condanna per “lite temeraria” di questo sindacato e del suo segretario con il pagamento di una “multa” o “ammenda” sono assolutamente false. Tanta è vera la inattendibilità delle stesse dichiarazioni che non viene citata nessuna sentenza di condanna. Dunque non esiste a carico del Dott. Nino Accorinti alcuna sentenza di condanna “per lite temeraria” né esiste una condanna al pagamento di un’ammenda di 3 mila euro né esiste la prima sentenza in Italia nei confronti della Cisl Medici e del suo rappresentante. Le dichiarazioni in senso contrario del Dott. Gerardo Mancuso sono tutte non vere. In ogni caso il Direttore Generale dovrebbe sapere che la responsabilità aggravata per “lite temeraria” non è un reato e neanche nuovo ma una norma già prevista dall’ex art. 96 c.p.c., aggiornato dalla L. n. 69 del 18.06.2009, avente natura risarcitoria. E’ anche falsa, nonché priva di fondamento, l’affermazione del Direttore Generale che vedrebbe a suo dire la CISL Medici ed il Dott. Accorinti soccombenti in vari procedimenti. Infatti, oltre la condanna per attività antisindacale collezionata nel 2011 (Decreto R.G. 1457/2011) dall’Azienda diretta dal Dott. Mancuso con pagamento delle spese di giudizio nella misura di 3 mila euro, l’ASP di Catanzaro è stata soccombente in altri procedimenti promossi e vinti da questa O.S. insieme ad altre organizzazioni sindacali (Decreti ex art. 28 St. Lav R.G. 1666/2009, 2399/2009, 1453/2009, 2800/2009, 1738/2009).

La CISL Medici, come è suo diritto e come disciplinato dalla normativa in materia, proporrà opposizione al ricorso recentemente rigettato, motivandolo, senza con questo essere irrispettosa della Magistratura, anzi tutt’altro avendo piena fiducia nella stessa e poca nella gestione dei Direttori pro tempore nominati dalla politica. Il Direttore Generale nelle sue dichiarazioni ha comunque confermato quanto evidenziato da questa O.S. sul conferimento di incarichi esterni pur in presenza di un Ufficio Legale Interno e riconosciuto il pagamento di Euro 85.000 di parcelle. In merito al “milione di euro per atti legali” risparmiato, al fine di far conoscere ai cittadini di una Regione in Piano di Rientro come viene speso il denaro pubblico, dovrebbe chiarire a quale periodo si riferisce la spesa di un milione e chi sono i legali nominati nei suddetti periodi con le relative parcelle. Sul punto precisiamo al Direttore Generale che il controllo e le verifiche delle spese non è prerogativa del Sindacato, ma degli organi competenti come il Collegio dei Sindaci. Invece, il sindacato, oltre che manifestare le proprie convinzioni, può eventualmente informare le autorità competenti sul possibile danno erariale.

La CISL Medici pertanto non si farà intimorire dalle espressioni del Direttore Generale. Il riferimento dello stesso a trascorse “trattative” di alcuni sindacati e alcuni dirigenti “per risolvere certe questioni” è offensiva nei confronti di tutte le OO.SS. Le trattative ci sono state e ci saranno ma sono quelle previste dalle norme contrattuali. La politica di questa organizzazione sia a livello nazionale e sia a livello periferico è stata ed è sempre indirizzata verso la legalità ed il rispetto delle regole, mentre non ci appartengono le condotte opposte né ci interessa favorire “compari e comparucci”. Sull’argomento della tanto sbandierata attuazione di “provvedimenti sulla base delle leggi e norme” non comprendiamo, per esempio, quale norma e criterio abbia usato il Direttore Mancuso nell’attribuire l’incarico di sostituzione della Direzione Medica di Lamezia Terme al Direttore Sanitario di Soverato, già nominato a tempo determinato ai sensi dell’art. 15 septies D.Lgs. 502/52, escludendo i dirigenti in servizio nella stessa Direzione e persino il Direttore di ruolo in servizio nel Presidio di Soveria Mannelli. Ma soprattutto non comprendiamo come il Dott. Gerardo Mancuso, per il ruolo che riveste, possa pubblicamente divulgare notizie assolutamente inattendibili e false come nel caso di questa organizzazione sindacale e del suo rappresentante forse reo di aver contestato determinati atti deliberati dall’Azienda”.


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