Montalto: Festival Leoncavallo, grandi emozioni al Duomo barocco
Serata delle grandi emozioni nel suggestivo scenario del Duomo barocco. Magnifica l’esecuzione, in forma di concerto, della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, dell’Orchestra Sinfonica “Europa Musica” e il Coro Lirico Italiano sono stati diretti da Stefano Seghedoni. Maestro del Coro Alberto Spanu. L’Orchestra Sinfonica Europa Musica accompagnerà i vincitori del concorso lirico durante le serate finali del festival 31, 1. L’Orchestra di Europa Musica ha sede a Roma ed è composta da un organico di cinquanta giovani musicisti provenienti principalmente dai conservatori del Lazio. Europa Musica vanta inoltre numerose partecipazioni con i propri cori nella realizzazione di eventi musicali con le seguenti orchestre: Orchestra di Roma e del Lazio, Roma Sinfonietta, Orchestra G. Tartini di Latina, Ensamble Le Muse, Orchestra Regionale del Molise.
Presentato anche il romanzo Con altri occhi”, scritto da Tommaso Orsimarsi, Assistente Capo della Polizia di Stato di Cosenza, edito dallaLuigi Pellegrini Editore. “Il romanzo vede, tre giovani universitarie romane percorrere l’A3, dirette in Sicilia per le vacanze estive, incontrare un anziano signore, anch’esso romano in un Autogrill. Questi, si offrirà di cedere le proprie conoscenze, maturate in anni di viaggi calabresi, sulle orme degli studi compiuti dall’etnologo, Ernesto de Martino, con il suo metodo dell’equipe, e di una triste detenzione, patita da sua moglie Sara, nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Conoscenza ed esperienza troveranno il punto di sintesi in un viaggio filosofico, storico sentimentale, che avrà come base, il pensiero degl’illustri filosofi calabresi , e di come questi nel tempo furono fervidi innovatori. Laino Castello, Papasidero, Mormanno, Morano, Frascineto, Castrovillari, Cerchiare, Civita, San Lorenzo Bellizzi, Altomonte, Lungro; San Marco Argentano, San Sosti, San Demetrio Corone, Cassano allo Ionio, Santa Maria del Cedro, Scanzano Ionico, Crotone, Cotronei, Catanzaro, Cosenza, attraverso la loro storia le loro leggende, le loro credenze, i loro personaggi, si offriranno spontaneamente, componendo come le tessere di un mosaico, nella visione d’insieme, la figura essenziale della Calabria, e allo stesso tempo facendo riflettere il lettore, sulla complessità di una terra e dei suoi abitanti, che trova le sue ragioni allor quando, viene individuato quel filo storico, senza del quale tutto appare disorganico e caotico.
Anche i diversi punti di vista, appartengano essi a ai filosofi ai viaggiatori del passato, agli invasori, ai briganti, agli arbereshe, ai cantastorie, ai salinari di Lungro, agli emigranti, agli internati del campo di prigionia Ferramonti di Tarsia, saranno determinanti, per un viaggio nell’animo umano, alla ricerca di quelle ragioni di vita che avvolte risultano incomprensibili e sfuggenti . Calabria dunque, come un embrione primordiale, dove tutto può nascere progredire, e porsi come capofila, sulle basi di quella tramandata e innata melanconia, che staccandosi per sua natura da un pensiero comune, ne crea uno nuovo, e pronto ad affermarsi con naturalezza e originalità. Quando si pubblicano romanzi di questo genere, spesso si incontra la difficoltà di far comprendere che divulgare il proprio lavoro, non vuole dire avere velleità di divenire famosi, o peggio arricchirsi a spese di chi propone l’opera. Chi conosce il mondo dell’editoria sa bene, che ciò è solo un atto d’amore verso la propria terra, che vede troppo spesso maltrattata ed ignorata dai circuiti informativi, a qualunque livello. E’ importante che le generazioni di oggi e di domani, incontrino posti e personaggi, familiari, nelle loro letture, soprattutto per non sentirsi isolati culturalmente, o solo per incentivare quel senso di appartenenza, che li possa rapportare verso realtà esterne e farle proprie. Si diventa dunque cittadini del mondo quando si è consapevoli di essere cittadini delle proprie terre, senza questo indispensabile passaggio, si è solo “apolidi” smarriti!”.
Presentato in piazza E. Bianco, il libro “Codice Rosso. Sanità tra sperperi, politica e ‘ndrangheta”, scritto da Attilio Sabato e Arcangelo Badolati ed edito da Pellegrini. C’è molto da riflettere. Per non dire da piangere. Una densa, inquietante nebulosa avvolge l’affaire sanità calabrese. Il volume compie un viaggio sconvolgente nel “capolavoro d’ingegneria clientelare” che è il sistema sanitario della Calabria. Vicende e personaggi che hanno devastato e spolpato un intero settore. Amaro il commento di Arcangelo Badolati: “Esiste da sempre una commistione tra politica, poteri deviati e sistemi criminali che si muovono tra interessi imponenti. Primo fra tutti quelli legati al mondo della sanità. Non dimentichiamoci che il movente dell’omicidio Fortugno è proprio da ricercare nel marcio di questo settore. Scriviamo quotidianamente dei morti in ospedali. Non funziona nulla, questa è la verità. E nulla è cambiato. Sono i nostri diritti che vengono calpestati. Sabato ammette:<