Manifestazione organizzata dal Coisp. Nota di Capellupo
“Ancora una volta la società civile sente pressante il bisogno di confrontarsi laddove legalità e sicurezza non fanno parte del vivere quotidiano. E ancora una volta è il Coisp, sindacato di polizia, a sollecitare questo confronto. I poliziotti e le forze dell'ordine vivono quotidianamente sulla loro pelle il disagio di affrontare alcune criticità che sono diventate strutturali ecco perché quando la loro attività sindacale diventa momento di inclusione di tutti gli strati della società per una discussione proficua, tutti abbiamo il dovere di fermarci e ascoltare al fine di advenire ad una sintesi qualitativa degli interventi da porre in essere. – Lo scrive in un comunicato Filippo Capellupo, Presidente commissione provinciale per l'emersione del lavoro irregolare - Più cultura, più lavoro, più opportunità, il giusto rispetto delle regole. Sono queste le vie da seguire affinché la politica, la chiesa, la magistratura e l'informazione, che in questo caso sono attivamente coinvolte nella giornata del 12, siano funzionali all'attività delle forze dell'ordine laddove la sola repressione non basta più.
Ritrovarsi in un quartiere definito a rischio è certamente simbolico, ma non dimentichiamoci mai che non esistono tutti i buoni da una parte e tutti i cattivi dall'altra. Esistono situazioni che degenerano e vanno ricondotte nella giusta dimensione che è quella della reciprocità e degli interventi mirati non a punire ma a creare condizioni di vivibilità”.