Cosenza: festa del Pd, si parla di sanità
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma dell’Ufficio Stampa del Pd in merito alla tavola rotonda finale della Festa dell’Unità democratica in svolgimento in questi giorni a Cosenza presso il locale Dopolavoro Ferroviario. Al centro del dibattito lo stato comatoso in cui versa la sanità nella nostra regione.
“Prendendo spunto dalla presentazione del libro “Codice Rosso” scritto dai giornalisti Arcangelo Badolati e Attilio Sabato che saranno presenti all’incontro, il tema su cui verterà il dibattito conclusivo della “tre giorni” promossa dal Partito Democratico nella città dei Bruzi sarà, appunto, “La sanità in Calabria al collasso”. Coordinerà i lavori Franco Boncompagni, responsabile “Sanità” del PD cosentino. All’incontro parteciperanno anche il Consigliere regionale Carlo Guccione e il deputato Franco Laratta, entrambi esponenti di primo piano del Pd calabrese che, negli ultimi tempi, si sono resi protagonisti di una serie di iniziative clamorose per denunciare lo stato di degrado, caos e disorganizzazione in cui versano i presidi sanitari della nostra regione e, in particolare, della provincia di Cosenza. Su tutte basta ricordare la presentazione di un esposto-denuncia circostanziato e documentato consegnato al Procuratore della Repubblica di Rossano, dott. Leonardo Leone De Castris, sulla grave crisi emergenziale in cui versano il “Giannettasio” di Rossano e l’organizzazione sanitaria dell’intera Sibaritide, poi trasmesso al Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi e al dott. Francesco Massicci, presidente del’organismo interministeriale preposto alla verifica dei Piani di Rientro dal debito sanitario delle regioni italiane. Insieme a Guccione e Laratta discuteranno di questo tema anche i sindaci Giuseppe Vallone di Crotone, Mario Occhiuto di Cosenza, Vittorio Cavalcanti di Rende, Ugo Gravina di Montalto Uffugo e il consigliere comunale di Cosenza Enzo Paolini.
“La sanità –si legge in una nota diffusa dagli organizzatori della Festa- rappresenta il vero, anche se non l’unico, grande fallimento della giunta di centrodestra guidata dal Commissario/Governatore Scopelliti. In questi anni, infatti, non uno degli obiettivi prefissi è stato raggiunto. Fino ad oggi sono stati dismessi e chiusi ben 17 ospedali e non si è ancora provveduto alla loro riconversione nei 13 Centri di Assistenza Primaria Territoriale (CAPT) previsti, così come non è mai stata realizzata una chiara definizione delle attività sanitarie da svolgere nei CAPT o nelle Case della Salute. Persiste una grave esposizione debitoria ed un forte ritardo nella ridefinizione della rete territoriale ospedaliera e di emergenza-urgenza che provoca gravi disfunzioni e non garantisce assolutamente i Livelli Essenziali di Assistenza e la continuità assistenziale. Scopelliti ed i suoi più stretti collaboratori hanno costruito finora solo una riorganizzazione virtuale della sanità calabrese che continua a rimanere solo sulla carta, mentre la situazione diventa sempre più allarmante e non vengono rispettati nemmeno i parametri e gli standards previsti dal Piano di Rientro”. “I calabresi e cosentini –conclude la nota- sono stanchi delle passerelle di Scopelliti a “Porta a Porta”, dei suoi annunci roboanti e delle sue promesse propagandistiche. Così come è stanco il personale medico e paramedico che, nonostante tutti gli sforzi, la sua grande abnegazione e la sua riconosciuta professionalità, non ce la fa più a garantire i servizi minimi essenziali per la salvaguardia della salute dei cittadini. I pronto soccorso scoppiano e sono diventati vere e proprie trincee dove non è più nemmeno garantita l’incolumità personale di medici ed infermieri. Gli strumenti tecnologici sono superati e le strutture sanitarie sono inadeguate e fatiscenti. Tutto ciò nonostante, in questi anni, ogni cittadino calabrese abbia dovuto pagare le tasse e i ticket più alti d’Italia per risanare un debito sanitario che rimane enorme, non essendo stati finora ridotti di un solo centesimo gli sprechi e le clientele acculate in passato”.
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