Pubblica istruzione: Catanzaronelcuore, continua le umiliazioni

Catanzaro Politica

Profittando della prestigiosa presenza del ministro Francesco Profumo a Catanzaro, giovedì 27 settembre, per l’inaugurazione dell’anno scolastico nella nostra regione, cogliamo l’occasione per denunciare una clamorosa “disattenzione” ai danni del territorio provinciale di Catanzaro da parte dell’Assessorato regionale alla Cultura guidato da Mario Caligiuri. - È quanto scritto in una nota di Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”- Si tratta di questo: già lo scorso 30 luglio, in merito agli Istituti Tecnici Superiori che il Ministero della Pubblica Istruzione ha istituito a partire dal presente anno scolastico, chiedevamo di conoscere le ragioni per le quali i tre originari Istituti previsti in Calabria fossero allocati a Cosenza (efficienza nel settore ambiente), a Reggio (efficienza nel settore energia) e a Polistena (mobilità sostenibile), e fosse stata invece esclusa Catanzaro.

Avevamo chiesto di conoscere sia dall’assessore Caligiuri sia dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, dottor Francesco Mercuri, i criteri che avevano determinato la scelta delle tre sedi, di cui due nella provincia reggina, nonostante sapevamo di un’originaria scelta di insediare a Catanzaro uno dei tre Istituti. La nostra domanda è rimasta, purtroppo, inevasa. Non solo. Oggi si aggrava di un ulteriore elemento: apprendiamo infatti che la Regione ha deciso di implementare a cinque il numero di tali Istituti, creando così l’opportunità di allocarne altri due. Nemmeno il tempo di gioire pensando, ingenuamente, che la Regione avesse corretto il tiro che, malauguratamente, riscontriamo come tale supplemento non riguardi il nostro territorio. Uno sarà allocato infatti nella provincia di Cosenza (a Fuscaldo) e l’altro in quella di Crotone (a Cutro). E’ superfluo affermare che non abbiamo nulla contro questi territori.

Solo ci piacerebbe conoscere la ratio che ha mosso delle scelte a causa delle quali nessun Istituto è stato previsto per la provincia di Catanzaro, pur sapendo che l’ente intermedio ha avanzato diverse proposte, fra cui quella del marzo scorso e del settembre 2011. Spiace constatare ancora una volta che la zona centrale della Calabria non venga tenuta nella giusta considerazione e sia troppo frequentemente penalizzata. Dopo i maltrattamenti ricevuti nel comparto della sanità e dell’Università; dopo le distrazioni registrate nel settore dei trasporti; adesso anche sotto il profilo dell’istruzione Catanzaro e la sua provincia subiscono uno smacco che – con le questioni ancora aperte dell’Accademia delle Belle Arti e del Conservatorio – sono difficilmente sopportabili. Ricordiamo che tali nuovi Istituti Tecnici – fondazioni volute dal Ministero e costituite da scuole, università e imprese per integrare formazione e lavoro – potrebbero in parte attutire la piaga della disoccupazione in quanto hanno la finalità di creare figure di alta specializzazione attraverso corsi post-diploma.


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