Primo Maggio: Allarme occupazione, razzismo e lavoro nero

Reggio Calabria Attualità
Manifestazione

Questi i temi al centro della manifestazione svoltasi a Rosarno

La manifestazione di Cgil, Cisl e Uil del 1° maggio a Rosarno, è stata l'occasione per i sindacati di rilanciare l'allarme occupazione e affrontare i temi del lavoro nero, del razzismo, dello sfruttamento degli immigrati, ma anche dei bambini. Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, ha sollecitato un "piano straordinario per il lavoro"; il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni, un bonus per le imprese che assumono giovani, donne e ultracinquantenni; il segretario della Uil, Luigi Angeletti, un'azione comune con imprenditori e politici contro il lavoro nero. Rosarno è ormai un simbolo, dopo che la cittadina calabrese è diventata, i primi di gennaio teatro di duri scontri tra immigrati, impiegati nella raccolta degli agrumi, e parte della popolazione locale. Una festa dei lavoratori svolta in un clima di festa e di condivisione, i negozi e i bar quasi tutti aperti, i tradizionali 'giganti', grandi sagome di cartapesta colorate, che sfilavano sulle note di "Bella ciao", ma una festa emblematica che quest'anno è ancor più sentita perché questo è l'anno della grande crisi economica ed occupazionale che ha attanagliato l'Italia intera ma, soprattutto, le zone già sottosviluppate.