Asp Catanzaro: Bocconi, presentato il progetto di affidamento Suboxone
E’ stato presentato all’Università L. Bocconi il 2 ottobre alla presenza del Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro Dott. Prof, Gerardo Mancuso, il progetto “Definizione di un protocollo per la realizzazione di un’analisi costo-utilità della terapia domiciliare a lungo termine con farmaco suboxone” dal dott. Franco Montesano –Direttore del SerT di Soverato – ASP di Catanzaro e dalla Dott.ssa Donatella Grazioso –Farmacista Ospedaliera ASP di Catanzaro-. Il progetto esposto durante il Convegno“Laboratorio di miglioramento gestionale e organizzativo. Valutazioni economiche e management nella medicina delle dipendenze – il valore dell’approccio multifattoriale: dalla spesa alla gestione del paziente” per ReckittBenckiser,elabora e definisce il protocollo per la realizzazione di un’analisi costo-utilità della terapia domiciliare con farmaci sostitutivo buprenorfinico (suboxone) in soggetti tossicodipendenti stabilizzati in trattamento a lungo termine, tramite distribuzione per conto contro la distribuzione tradizionale presso i SerT. Rappresenta un’importante iniziativa almeno sotto due punti di vista l’innovativo protocollo firmato tra la ASP di Catanzaro, la farmacia ospedaliera di riferimento e le due farmacie convenzione territoriali Defilipposnc (Girifalco) e Corapi(Chiaravalle Centrale) che affida alle farmacie private la distribuzione della terapia sostitutiva con Suboxone per i tossicodipendenti.
Non solo, infatti, lo scopo è quello di ricondurre i pazienti tossicodipendenti stabilizzati in un ambiente sociale più consono al pieno recupero dello stato di benessere, ma anche dimostrare che la dispensazione in distribuzione per conto, nelle farmacie territoriali dei farmaci oggi di esclusiva ospedaliera può portare più comfort al cittadino e più risparmi per il sistema, a parità di sicurezza e professionalità. I dettagli dell’innovativa sperimentazione ci sono stati illustrati dal dott. Vitaliano Corapi, - Presidente dell'Ordine dei farmacisti di Catanzaro- ,dal dott. Vincenzo Defilippo -Presidente di Federfarma Catanzaro-, farmacisti coinvolti praticamente nella dispensazione del suboxone ai pazienti tossicodipendenti e dal dott. Francesco Montesano – Direttore del SerT di Soverato ASP di Catanzaro. Per il dott. Francesco Montesanotrattasi di progetto-pilota , effettuato in collaborazione conl'Università Bocconi di Milano. Esso prevede l'utilizzo della DPC nel trattamento sostitutivo di 12 utenti TD da oppiacei, con buprenorfina-naloxone (suboxone) , farmaco ex osp-2, normalmente distribuito direttamente tramite SerT.
In Calabria questo progetto è stato attuato , per la prima volta in Italia, dal SerT di Soverato - ASP CZ, e rappresenta un'esperienza molto interessante ed originale. Ciò si è realizzato , non solo per la sensibilità della Direzione Aziendale ASP-CZ, quanto per la disponibilità gratuita dei medici di medicina generale e dei titolari delle farmacie convenzionate territoriali di Chiaravalle e Girifalco. Il progetto nella sua attuale fase – pilota ha durata semestrale ed è a costo zero. Nel distretto di Soverato il progetto è iniziato il 1° Luglio 2012 ed è al primo trimestre di valutazione; sono stati arruolati n. 12 utenti TD in trattamento stabilizzato con buprenorfina-naloxone, per lo più disagiati dal punto di vista logistico e lavorativo: essi infatti, anziché doversi recare settimanalmente al SerT di Soverato per le pratiche di affido terapeutico , si riforniranno direttamente presso le proprie farmacie di residenza, a Chiaravalle e Girifalco, tramite prescrizione del medico curante relativamente al piano terapeutico redatto dal Sert. Al momento 9/12 utenti stanno continuando il trattamento tramite DPC con notevole risparmio di costi diretti ed indiretti e maggiore soddisfazione da parte degli utenti coinvolti; 3/12 utenti hanno abbandonato per mancato rispetto delle regole pattuite prima dell'inizio del progetto in oggetto.
In termini di costo-efficacia, laddove l'efficacia viene valutata in base al periodo drug-free ( libero da droghe) confermato dai test urinari e tricologici , il progetto sta dimostrando pari efficacia rispetto al trattamento tradizionale in affido farmacologico settimanale , con risparmio economico e ottimizzazione dei tempi lavorativi, ivi compreso il costo a pezzo della distribuzione DPC. Presidente Corapi, il protocollo interviene in un ambito estremamente delicato, come quello della tossicodipendenza. Perché questa scelta? La scelta persegue uno scopo ben preciso, che è quello di favorire l’inserimento graduale nell’ambito sociale, allontanandoli dagli ambienti della tossicodipendenza, come i Sert, dove possono esserci soggetti in uno stadio di recupero inferiore e quindi un ambiente più a rischio. Stiamo parlando, comunque, di pazienti ormai stabilizzati, cioè che svolgono una vita relazionale e lavorativa. Questo protocollo consente anche loro di continuare la terapia, nell’assoluto rispetto della privacy, direttamente nel loro ambiente più familiare.
Dopo la fase sperimentale, il progetto potrebbe essere esteso ad altre farmacie? Le farmacie coinvolte nella sperimentazione sono state scelte perché di riferimento rispetto all’ASP a cui appartiene il Sert. Quello appena partito è un progetto molto piccolo perché deve tenere conto anche della delicatezza dell’ambito trattato, ma l’auspicio è certamente quello di esportare il progetto in tutta la Regione ma anche sul territorio nazionale. Dott. Defilippo, la dispensazione tramite le farmacie territoriali anche dei medicinali ospedalieri è una delle richieste avanzate dalla categoria con più forza. Il progetto vuole dimostrare quindi che è possibile farlo? Il servizio reso dalle farmacie è stato ritenuto estremamente utile sia dagli assistiti, che in tal modo hanno potuto avvalersi di un presidio sanitario più capillarmente presente sul territorio, sia dalla ASP che ha potuto demandare il proprio personale ad altre funzioni, con un incremento della propria efficienza contenendo sensibilmente le risorse economiche. Analogamente a quanto avvenuto con questa iniziativa, ritengo, anche sulla scorta di altre iniziative avvenute sul territorio nazionale, che si possa operare anche per una lunga e sostanziosa lista di altri medicinali.
Mi riferisco, in particolare, ai medicinali cosiddetti ex-Osp2 per i quali nel 2010 l’Aifa, in base alla legge 122/2010, ha previsto la possibilità di erogazione anche da parte delle farmacie in base a specifici accordi. I titolari di farmacia sono sicuri che qualora la Regione Calabria- ASP di Catanzaro, accordasse loro la possibilità di distribuire anche questa ulteriore importante categoria di farmaci, verrebbe assicurato un rilevantissimo servizio alla collettività, che, per ritirare i medicinali in questione, troverebbe nelle farmacie maggiore comodità rispetto alle strutture pubbliche sia per vicinanza sia per orari di apertura. L’ASP, dal canto suo, oltre a dare un servizio pubblico più efficiente, potrebbe conseguire un obiettivo di ottimizzazione delle proprie risorse. Sono fiducioso che l’ASP non si lascerà sfuggire questa importante occasione e, da parte mia, assicuro sin d’ora ogni collaborazione per concretizzare tutto ciò.