New York Times: A3 simbolo del fallimento italiano: e giovedì sciopero della velocità
"Niente incarna di più i fallimenti dello Stato italiano": un’analisi durissima, fatta da una fonte autorevole e consultata da milioni di persone nel mondo tramite l’edizione cartacea e il sito web: il New York Times. E protagonista di questo giudizio è l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Un lungo reportage della giornalista Italo-americana Rachel Donadio, che punta il dito contro gli aiuti di Bruxelles, unica fonte di reddito nella programmazione della politica regionale calabrese, che diventano occasione di corruzione, infiltrazioni della ‘ndrangheta, pizzo e solida base per effettuare lo scambio tra il voto e i posti di lavoro. La giornalista non manca di sottolineare il fermo di 3 membri del Consiglio di Palazzo Campanella su 51, e descrive il percorso della A3 come un viaggio “attraverso il lato oscuro della storia d’Italia, un mix di corruzione e protezioni politiche che ha contribuito a far impennare il debito pubblico”.
Sul tema proprio ieri il Consigliere regionale del Pd Guccione, dopo aver ricordato la richiesta di una commissione di inchiesta sull’autostrada e l’appello al Governo Monti di mettere in atto tutte le azioni per il completamento, visto che la sbandierata data del 2013 anche se venisse rispettata escluderebbe comunque 59 kilometri, conclude la sua nota dicendo che così non si può continuare più.
La stessa cosa che avranno pensato i cittadini del territorio aspromontano: da quando nel 2001 si è scoperto che l’ammodernamento della A3 prevedeva la soppressione dello svincolo di Bagnara, sono fioccate le proteste, che si trasformeranno giovedì in uno sciopero della velocità. I cittadini invaderanno la A3 tra Sant’Elia e Reggio, e percorreranno il tratto a passo d’uomo provocando non pochi disagi. E’ possibile anche che chi si dovesse trovare immerso suo malgrado in questa forma di protesta non se ne accorga, abituato ai ritmi quotidiani della nostra autostrada.