Crotone, il 20 dibattito pubblico contro l’abolizione dele Province
Sabato 20 ottobre, alle 10.30, presso la sala del Consiglio del Comune di Crotone, ci sarà un dibattito pubblico contro l'abolizione delle Province.
"Nonostante in molti, nel Governo, nella stampa, tra i partiti, e anche la Bce (con la famosa lettera del 4 agosto 2011) - scrive Vincenzo Malacari ella Rsa della Provincia di Crotone - insistano convinti sull’abolizione o profondo riordino delle province, qualcosa ancora ci sfugge. E cosi, come rappresentanti dei lavoratori della Provincia di Crotone, ma soprattutto come cittadini di questo territorio, ci piacerebbe capirne di più. Anche perché molte cose non le capiamo proprio!Non capiamo perché si stia investendo così tanto tempo, con dispiego di risorse (attività del Parlamento, del Governo, delle regioni, dei Consigli delle autonomie locali, dei comuni, delle province stesse) se, come ha attestato la Ragioneria Generale dello Stato, dal “riordino” delle province non deriverà nessun risparmio a beneficio della finanza pubblica. Cosi come non capiamo perché, chi siede in parlamento non abbia suggerito di tagliare la cifra della spesa complessiva per “consulenze e collaborazioni” che, nel 2010, stando al Conto del personale rilevato dalla Ragioneria generale, ammontava a 2,5 miliardi di euro, di cui 600 milioni a carico delle regioni"
Per Malacari, "ancora non capiamo perché, mentre si riducono le funzioni delle province, si pensi di frammentare le stesse tra i comuni, e al contempo, poiché i comuni sono troppi e troppo piccoli per gestire anche le loro sole funzioni fondamentali, li si obblighi convenzionarsi o costituirsi in unioni di comuni, proprio allo scopo di gestire al meglio le funzioni provinciali, per loro natura di dimensione sovracomunale. Una semplice analisi logica sui “costi-benefici” - da parte di chi siede sugli scranni che contano - non avrebbe consigliato, allora, di lasciare le competenze delle province alle province?
Non comprendiamo, inoltre - continua la nota - quali vantaggi avranno i cittadini crotonesi dalla cancellazione del loro ente intermedio, rispetto ai cittadini degli altri territori della Regione che, invece, lo manterranno . E a tal proposito ci chiediamo, ma soprattutto chiediamo ai nostri rappresentanti istituzionali: che fine faranno migliaia di lavoratori (madri e padri di famiglia, spesso mono reddito) della provincia e degli uffici periferici dello Stato? Quale saranno le conseguenze per la già devasta economia crotonese? E per quale motivo facciamo finta di non capire che con la cancellazione della Provincia di Crotone si rischia di compromettere la già scarsa coesione sociale? Insomma, molte cose non le capiamo".