Non tende a placarsi la furia incendiaria che ha colpito San Giovanni in Fiore
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Legambiente Sila
“Ennesimo incendio all’interno del centro abitato di San Giovanni in Fiore, dovuto questa volta alla cattiva gestione dell’attività degli operai SIAL e cooperative del nostro comune. Un incendio “colposo”, in data 18 ottobre 2012 intorno alle ore 11.00, ha lambito le abitazioni di Via S. Foglia sulla strada che porta in località Ceretti, nella zona sottostante il ponte della ferrovia. L’allarme lanciato dai cittadini del luogo, a salvaguardia della propria incolumità, ha permesso questa volta ai carabinieri della città di poter fare l’immediata verifica e il verbale di rito. Ma è stato necessario persino l’intervento dei vigili del fuoco, e un altro pezzo di verde nella nostra città è stato aggredito e violentato. Legambiente Sila annuncia che, qualora ve ne siano i presupposti, intende costituirsi parte civile su questa ennesima vicenda che, per motivi veramente strani, non è stata riportata da nessun organo di stampa. Eppure quanto è successo, è ancora sotto gli occhi di tutti e resterà presente per molto tempo, e si aggiunge a quanto è accaduto negli ultimi due anni, durante i quali abbiamo visto incrementare il numero di incendi, tutti di origine dolosa, che hanno colpito l’area urbana di San Giovanni in Fiore e che abbiamo cartografato e consegneremo al Prefetto di Cosenza, affinché verifichi che su tali aree siano imposti i vincoli previsti dalla legge 353/2000, e che venga realizzato il catasto delle aree percorse dal fuoco. Noi crediamo che ci siano delle responsabilità serie per quanto accaduto ed accade nella nostra città, soprattutto perché si continuano a perpetrare pratiche inopportune e non si capisce neanche da chi vengono impartite tali disposizioni. Da chi parte ad esempio l'ordine di bruciare volta per volta i cumuli di sterpaglia, carte e altro materiale che viene raccolto? Non è possibile che singole persone possano decidere autonomamente come vanno eseguiti alcuni lavori o interventi di manutenzione ordinaria, e se così non è allora le responsabilità ricadano su chi impartisce tali ordini. Chi dirigeva la squadra degli operai che hanno causato l’incendio in via S. Foglia non può più fare da guida. Chiediamo che si ponga fine a queste operazioni sconsiderate fatte in spregio a qualsiasi elementare regola di incolumità e salute pubblica, perché non si può appiccare del fuoco di pulitura nel centro abitato, in aree verdi, vicino alle abitazioni o ai bordi delle strade, non tenendo neanche conto del fatto che non piove da mesi! Le sterpaglie, che in questo caso sono rifiuti, nel mondo civilizzato si raccolgono e magari si depositano insieme ai rifiuti umidi diventando così compostato misto, non si bruciano rievocando i cattivi esempi di alcuni altri comuni campani e calabresi. Tutti invece dovremmo guardare alle buone pratiche di paesi e città che oggi sono fiori all'occhiello nella gestione della cosa pubblica, dovremmo cercare di imitarli, spronarci e pretendere di più anzitutto da noi stessi, dal nostro lavoro, e poi dalla nostra politica. Dobbiamo essere consapevoli che questa è l'unica strada da seguire se vogliamo dare un futuro a San Giovanni in Fiore, contribuire allo sviluppo socio culturale della nostra comunità.”