Sorveglianti idraulici, nota della Fai Cisl
“Dopo l’approvazione unanime, da parte del Consiglio regionale, dell’ordine del giorno sul problema dei sorveglianti idraulici calabresi, ci aspettiamo che si passi dalle parole ai fatti, nella speranza che venga individuata una immediata soluzione per i 300 lavoratori che da tre mesi non ricevono lo stipendio”. E’ quanto afferma il segretario generale della Fai-Cisl Calabrese, Giuseppe Gualtieri, dopo l’approvazione dell’ordine del giorno “che rappresenta un segnale di attenzione minima e tardiva da parte della massima assemblea regionale”.
“Da tempo chiediamo alla Regione – prosegue Gualtieri – di farsi carico della duplice problematica che riguarda questi lavoratori e le loro famiglie: da un lato il pagamento degli stipendi, i cui ritardi stanno diventando insostenibili per lavoratori che percepiscono poche centinaia di euro al mese, e quindi hanno serie difficoltà a provvedere al sostentamento delle proprie famiglie; dall’altro lato, chiediamo una scelta chiara e definitiva sull’inquadramento di questi lavoratori che mentre dipendono economicamente dai Lavori pubblici e gestionalmente dall’Afor. C’è poi il problema di assicurare le risorse necessarie per il pagamento dei salari fino alla fine dell’anno: una questione su cui purtroppo c’è massima incertezza, nonostante sia in gioco il destino di lavoratori impegnati in un settore di importanza vitale per un territorio fragile come quello calabrese, fortemente esposto a situazioni di dissesto idrogeologico. Purtroppo la politica fino ad oggi si è rivelata poco attenta a questi temi, visto che non ha pensato di investire sulla valorizzazione di quella risorsa umana altamente professionalizzata rappresentata dai sorveglianti idraulici. Mantenere la dicotomia tra profili gestionali ed economici impedisce inoltre di programmare e gestire al meglio l’attività, quindi i lavoratori non svolgono un orario di lavoro proporzionato alle effettive esigenze del servizio, che richiederebbe un full-time, non hanno il giusto inquadramento e riconoscimento delle mansioni, e soprattutto non hanno alcuna certezza economica, con i salari corrisposti senza scadenze precise e con enormi ritardi. I lavoratori devono ricevere ancora il pagamento delle mensilità di agosto, settembre e ottobre: ciò significa l’impossibilità di far fronte agli impegni economici, e di provvedere alle necessità delle famiglie. Lo stesso problema, tra l’altro, riguarda i lavoratori forestali, che devono ancora ricevere lo stipendio di agosto, e per i quali non ci sono certezze sulle risorse necessarie fino a dicembre. Il segnale arrivato dal Consiglio Regionale arriva molto in ritardo: per accorgersi del problema si è aspettato che le famiglie arrivassero sull’orlo della disperazione. Come Fai-Cisl ci aspettiamo una risposta coerente da parte della Giunta regionale su queste due priorità – sorveglianti idraulici e forestali -, affinché nella prima riunione utile dia seguito concreto e immediato all’indirizzo dato unanimemente dell’assemblea. Per questo come Fai-Cisl non ci accontentiamo delle buone intenzioni, non accettiamo che venga gettato fumo negli occhi dei lavoratori. Non abbassiamo la guardia, e domani mattina saremo insieme ai lavoratori davanti all’Assessorato regionale alla Forestazione a manifestare per chiedere all’intera politica Calabrese una immediata soluzione del problema”.