Sette arresti nel reggino per furto di legname
Sette persone, Paolo Siclari di 58 anni, Domenico Siclari di 28 anni, Innocenzio Siclari di 25 anni, Domenico Siclari di 32 anni, Antonino Siclari di 65 anni, Vasile Ilinca di 41 anni e Antonino Alampi di 46 anni, sono state arrestate in flagranza dal Corpo Forestale dello Stato mentre rubavano circa 150 quintali di legna a ridosso del Parco Nazionale d'Aspromonte. E' accaduto in un'area boschiva di proprieta' della Regione Calabria, gestita dall'Afor, in localita' Verne-Mancuso a ridosso di Gambarie, nel comune di Santo Stefano d'Aspromonte.
Gli agenti del comandante provinciale, Giorgio Borrelli, durante un controllo hanno fermato due individui, Alampi e Vasile, a bordo di un camion che trasportava legna di faggio. Dai due gli agenti hanno appreso della presenza di altri soggetti nel lotto boschivo che stavano abbattendo diverse piante di faggio di grosse dimensioni. Fatti intervenire altri uomini grazie alla centrale operativa regionale, tutti i soggetti sono stati identificati, e una volta accertato che il taglio degli alberi era eseguito in assenza delle autorizzazioni prescritte, i sette sono stati arrestati per furto di materiale legnoso e deturpamento ed alterazione di bellezze naturali e, su disposizione del pm di turno, posti ai domiciliari. In particolare, e' emerso che Antonino Siclari era stato gia' tratto in arresto nel 2004 per aver favorito la latitanza di Giuseppe Morabito, detto " U tiraddrittu", catturato nel febbraio dello stesso anno a Santa Venere di Trunca, alle porte di Reggio Calabria, insieme al genero Giuseppe Pansera. Questa mattina il gip ha convalidato tutti gli arresti, senza disporre altre misure cautelari, e ha fissato l'udienza con il rito abbreviato per il prossimo febbraio.