Primarie nel Pd. Cosenza, prosegue l’impegno di Oliverio per Bersani
Prosegue senza soste l’impegno del presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio a sostegno della candidatura di Pier Luigi Bersani alla leadership del centrosinistra.
Dopo aver partecipato alla manifestazione svoltasi presso l’auditorium del liceo “Telesio” di Cosenza, con Massimo D’Alema, Oliverio continua a percorrere in lungo ed in largo il territorio della provincia di Cosenza per dire a tutti, simpatizzanti, iscritti e semplici cittadini “che quella di Bersani è l’unica candidatura autorevole che il Pd può offrire per la ripresa e lo sviluppo del Paese”.
Ieri a San Sosti per parlare a tutta la Valle dell’Esaro, oggi a Crosìa per incontrare i cittadini, i sindaci, gli amministratori locali, le rappresentanze sindacali del Basso Ionio, mercoledì a Trebisacce per incontrare le popolazioni dell’Alto Ionio, il presidente della Provincia di Cosenza va avanti come un treno proponendo con determinazione dappertutto lo slogan: “Tutti con Bersani, Bersani per la Calabria”.
“La sfida lanciata da Pierluigi Bersani per il governo del Paese - ripete Oliverio - vedrà senz’altro protagonisti il Mezzogiorno e la Calabria, dimenticati e devastati per anni dai governi di centrodestra guidati da Berlusconi e dalla Lega. Per questo motivo come calabresi dovremo essere all’altezza del compito a cui saremo chiamati. Populismo e demagogia non portano da nessuna parte. Oggi c’è chiesto un atteggiamento di grande serietà e responsabilità. Dobbiamo riprendere in mano il nostro destino e disegnare il futuro della nostra terra e delle nuove generazioni. Tutto ciò passa, inevitabilmente, attraverso un’idea di Calabria, un progetto di crescita e di sviluppo che tutt’insieme dovremo concorrere a disegnare e a costruire”.
“A Pier Luigi Bersani, a cui auguriamo una grande e straordinaria vittoria in queste primarie - ha concluso Oliverio - dovremo consegnare una proposta complessiva che metta chiaramente in evidenza il fatto che lo sviluppo del Mezzogiorno e del Paese non passa solo attraverso l’erogazione di nuove risorse, ma attraverso una serie di riforme che piacciano anche al nord e che siano assolutamente meridionaliste. Tutti dovremo aver chiaro questo principio: che nessuno si salva da solo, né in Europa né in Italia”.