Pdl, Gentile : “ Nostra proposta di legge ha superato valutazioni di costituzionalità”
E’ opportuno precisare, anche per smentire qualche prèfica , che la proposta di legge redatta dal sottoscritto e dall’on Gianpaolo Chiappetta è stata valutata aprioristicamente da uffici competenti e da settori di alto profilo che hanno valutato l’assoluta conformità della stessa ai principi costituzionali, anche e soprattutto alla luce della sentenza del giudice delle leggi che ha annullato l’art 6 della 1/2009 del consiglio regionale calabrese, in tema di precariato e stabilizzazione.Lo afferma in una nota il sen Antonio Gentile, vice coordinatore regionale vicario del Pdl. Se ci sono pseudo sindacalisti in alcuni settori che vogliono difendere l’indifendibile e che si ergono a costituzionalisti- prosegue Gentile- è sol perché essi hanno interesse a che la confusione in questo settore perduri , per obliare gli errori commessi, insieme al noto e vecchio management della sanità territoriale, in questa delicata materia.
La nostra proposta di legge- prosegue il coordinatore vicario del Pdl – recepisce innanzitutto l’art 97 della Carta, prevedendo i concorsi, che qualcuno pensava fossero un optional in materia accesso alla pubblica amministrazione, il dlgs 165/2001 e successive modifiche che ne interpreta il senso, gli artt. Della Carta che richiamano alla concorrenzialità della materia in esame. Quello che è assurdo e inconcepibile e che ha determinato il pasticcio –prosegue Gentile- non sono solo le assunzioni fatte senza concorso riservato, ma l’incredibile distonia tra la delibera della giunta Loiero, che era corretta e aderente alle leggi dello Stato ( ricordo ancora, la 296/2006 e la 244/2007) e la norma approvata dal Consiglio Regionale, nel gennaio 2009, assolutamente difforme e giustamente bocciata dalla Consulta .
Solo approvando questa legge, chiaramente con gli accorgimenti che l’Assemblea vorrà fare-aggiunge Gentile- si porrà fine alle angosce dei precari ed alla paura degli amministratori di passare sotto la scure della Corte dei Conti . Una legge, la nostra -dice Gentile- che prevede l’adeguamento alle prescrizioni della 244 e della 296 e che include gli atipici riconosciuti subordinati dal Giudice o dagli uffici pubblici di vigilanza ( Inps, Ufficio del lavoro ), chiarendo che chi non ha fatto il concorso dovrà svolgerlo e che i precari successivamente assunti a tempo determinato ( medici, infermieri ) diventano riservisti e vanno progressivamente ad effettuare i concorsi per le assunzioni. Se non si adotta questa linea normativa-conclude Gentile- si rimane nel guado dell’incertezza, dell’illegalità, prodotta da altri, della precarietà : sono cose che noi, come maggioranza, non tolleriamo.