Droga: operazione Gdf Varese, 14 arresti per traffico e spaccio

Calabria Cronaca

Vasta operazione antidroga della Compagnia della Guardia di Finanza di Ponte Tresa (VA). Disgregato un sodalizio criminale dedito al traffico e allo spaccio di stupefacenti nell'alto varesotto. Arrestati 14 responsabili ed eseguite 84 perquisizioni sulla base di altrettanti provvedimenti dell'Autorita' Giudiziaria di Varese. L'operazione ha preso il via all'alba: sono scattate le manette per 14 persone, accusate di un ampio traffico e spaccio di droga, prevalentemente cocaina, ma anche hashish e marijuana, nell'ambito della provincia di Varese, in particolare nei Comuni di Ponte Tresa, Luino e vari altri della Val Marchirolo, in zona adiacente alla frontiera con la Svizzera. Il "blitz" e' stato condotto con il supporto di tutti i Reparti territoriali del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese, con l'impiego di 260 militari, 74 autovetture, 2 unita' cinofile antidroga ed un elicottero in dotazione alla Sezione Aerea del Corpo, di stanza a Venegono Superiore (VA). Gli interventi sono stati effettuati prevalentemente in provincia di Varese, ma anche in Piemonte, in provincia di Vercelli, ed in Puglia, in provincia di Lecce. Le indagini hanno indirizzato gli investigatori delle fiamme gialle a concentrare l'attenzione su diversi personaggi di spicco nello spaccio di stupefacenti, 7 dei quali originari dell'Italia meridionale (Calabria, Sicilia, Campania e Basilicata), attivi e radicati nell'area a ridosso del confine con la Confederazione Elvetica, costantemente in contatto tra loro, in grado di procurarsi, in tempi brevi, notevoli quantitativi di droga, da distribuire capillarmente a centinaia di consumatori abituali (ne sono stati individuati circa 300), alcuni dei quali ragazzi minori di eta'. I canali di approvvigionamento della droga sono risultati molteplici; lo stupefacente arrivava sia via terra che via aerea, con l'utilizzazione anche di corrieri "ovulatori", cioe' persone trasportanti la droga "in corpore". Le indagini sono state dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Varese, Tiziano Masini.